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IL GOL NEL DESTINO E IL PARAGONE CON GIGGS: MASON GREENWOOD, IL NUOVO GIOIELLO DEL MANCHESTER UNITED

22.07.2019 | 13:00

E’ una delle sorprese più gradite del precampionato finora perfetto del Manchester United (3 vittorie, 7 gol fatti e 0 subiti): Mason Greenwood, classe 2001, si sta imponendo come nuovo gioiello dei Red Devils, e le sue reti in questo inizio di stagione dimostrano le sensazioni avute dal club inglese e, in particolare, da Ole Gunnar Solskjaer, che ha scomodato un mostro sacro dello United: Ryan Giggs.

Mason Greenwood non è neanche diciottenne, essendo nato il 1 ottobre 2001, ma dà già la sensazione di essere un predestinato, e a sostenere questa tesi sono i numeri dell’attaccante di Bradford. Cresciuto nelle giovanili del Manchester United, vive una prima stagione nell’Under 18 da sogno: 16 gol e 4 assist in 17 partite della Premier League Under 18, a cui vanno a sommarsi le 5 reti in altrettante partite di Youth League. E numeri del genere non possono non attirare una squadra da sempre attenta al settore giovanile come il Manchester United: il caso Marcus Rashford ne è l’esempio più lampante. Mason Greenwood non solo continua a macinare gol nelle giovanili (15 gol e 5 assist in 13 partite di campionato), ma trova anche l’esordio in prima squadra, e non in un match qualsiasi: entra all’87 di Psg-United, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Un portafortuna, oltre che una macchina da gol. Totalizza anche 3 presenze in Premier League con Arsenal, West Ham e Cardiff.

Solskjaer lo aggrega alla prima squadra per la preparazione estiva alla stagione 2019/2020, che potrebbe rivelarsi la stagione dell’esplosione di Mason Greenwood, se il classe 2001 dovesse continuare con questo rendimento. Il 17enne prima sblocca la seconda amichevole contro il Leeds, poi segna la rete decisiva che permette ai Red Devils di piegare l’Inter di Antonio Conte. Un gol da attaccante puro: senso della posizione, visto che raccoglie la respinta di Handanovic, dribbling e sinistro sul secondo palo. Al termine della partita, gli elogi di Solskjaer: “Ha solo 17 anni ed è cresciuto molto fisicamente e dal punto di vista della fiducia, e quando è così è difficile tenerlo fuori. Non abbiamo mai pensato di darlo in prestito, bisogna tenerlo qui. Mi ricorda un po’ Giggs, per me è pronto per la prima squadra”. Il paragone con la leggenda del Manchester United è molto pesante, ma i margini di crescita e l’entusiasmo di Mason Greenwood possono essere due punti in favore del classe 2001.

Greenwood, in queste prime uscite stagionali dello United, ha dato la sensazione di sapere sempre dove finirà il pallone e di essere sempre nel posto giusto al momento giusto. I gol segnati contro Leeds e Inter sono un esempio: tap-in da due passi nel primo caso, opportunismo, ma anche classe, nel secondo. Caratteristiche rare in un calcio, quello moderno, in cui l’attaccante è chiamato ad una maggiore partecipazione nel gioco con i compagni. Un giovane finalizzatore con un radioso futuro davanti.

Foto Twitter Manchester United