Ultimo aggiornamento: martedi' 30 aprile 2024 19:19

HANNO ROTTO IL CALCIO

04.05.2014 | 18:30

Mille parole, fatti zero. In questo modo hanno rotto il calcio. Gli episodi di ieri prima di Fiorentina-Napoli hanno fatto sgorgare dal rubinetto dei bla-bla-bla le solite interpretazioni, figlie del dramma che ti resta negli occhi quando sei aggredito da certe immagini. Le parole durano un’ora o due giorni: scrivono, scrivono, scrivono; scriviamo, scriviamo, scriviamo; parlano, parlano, parlano; parliamo, parliamo, parliamo. Il solito, stucchevole, film. Poi, esaurita l’onda emotiva, si torna alle situazioni antecedenti, senza che salti qualche testa, oppure che si provveda a un minimo di ricambio. Certe volte, se non sempre, diventa inevitabile pensare che ci vorrebbe il Commissario per rendere operative nuove regole e per passare – finalmente, evviva – ai fatti. 
Invece, i potenti che abbiamo si preoccupano degli striscioni, della tessera del tifoso, della discriminazione territoriale, delle prove televisive ad personam, delle vittime di Superga da non commemorare (sic). Anziché andare sul modello inglese dove non ci sono sconti e saldi: si memorizza, si interviene, si stanga. E ci fermiamo qui perché potremmo riempire i muri e addirittura dare alle stampe una vera e propria enciclopedia. Sappiamo bene come finirà: tra oggi e domani si scriveranno altre mille cose, si riempiranno i giornali e le trasmissioni televisive, c’è chi si metterà le mani nei capelli e da martedì sarà tutto archiviato. In attesa del prossimo giro di demagogia. Magari sono gli stessi che mai si degnano di criticare un club, qualsiasi decisione va benissimo a prescindere. Non siamo più capaci di organizzare un Evento: se qualcuno decide di macchiarlo lo può fare perché rischia zero o quasi zero. Non siamo capaci di trovare una strada come l’hanno trovata altrove, piena di restrizioni (vere) e senza sciocchezze da dichiarare in diretta o in differita. Non siamo più capaci, amen.
Gli altri parole zero, fatti mille e sanno godersi il calcio. Noi parole mille, fatti zero e il calcio in frantumi. Aspettando la prossima – illuminante – tessera del tifoso…