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GRANIT XHAKA, IL METRONOMO SVIZZERO IN ORBITA NAPOLI

29.12.2015 | 10:00

Almeno un centrocampista per il Napoli, questo il diktat sul mercato in casa Napoli per la finestra invernale della campagna trasferimenti. Al di là di Davy Klaassen, il versatile e offensivo specialista dell’Ajax del quale si è calcisticamente innamorato Aurelio De Laurentiis: il presidente dovrà pazientare fino a giugno per affondare definitivamente il colpo per il gioiello dei Lancieri. Per l’immediato due sono invece le piste più calde, una porta al Mestalla di Valencia, teatro delle esibizioni casalinghe di André Gomes, il portoghese assistito da Jorge Mendes. L’altra al Borussia-Park di Moenchengladbach, che presto potrebbe essere costretta a salutare il proprio capitano Granit Xhaka.

 

Proprio sul nazionale svizzero accendiamo i fari nell’ambito del nostro approfondimento quotidiano, ricollegandoci subito a quanto riferitovi la scorsa notte in merito alla significativa apertura alla destinazione Napoli arrivata dal diretto interessato, accostato recentemente anche a Liverpool, Arsenal, Bayern e Barcellona: questo per far capire che il profilo seguito dal club partenopeo è realmente di primo livello, l’ideale cadeau per alimentare le velleità tricolori di una squadra che, magistralmente diretta da Maurizio Sarri, mai come quest’anno può sperare di rinverdire gli aurei fasti dell’epoca maradoniana. “Ho un contratto ancora lungo e qui al Gladbach sto bene, non so davvero cosa mi riserverà il futuro”, da queste parole – datate 8 dicembre – a oggi qualcosa è cambiato, i contatti con gli intermediari sono continui e si può lavorare su una base di 15 milioni più bonus per il cartellino, un prezzo più che ragionevole considerata la scadenza contrattuale lontana (2019) e, soprattutto, le caratteristiche tecniche del giocatore. Supportato da un fisico prestante (185 cm per 76 kg), il ventitreenne mancino, dopo i passati trascorsi sulla trequarti, solitamente viene impiegato da regista davanti alla difesa, dove può esaltare al meglio le sue qualità in fase di impostazione. Xhaka però è bravo anche in interdizione e sulle palle alte: dinamico, buona corsa, il classico centrocampista di lotta e di governo ormai pronto al grande salto.  

 

Granit nasce a Basilea il 27 settembre del 1992, ma l’anagrafe tradisce chiare origini kosovare-albanesi: un classico per numerosi calciatori cresciuti in terra elvetica. Con Taulant, il fratello di un anno più grande, fino al 2012 ha condiviso tutta la carriera: oltre un decennio a livello giovanile tra il “serbatoio” Concordia e il Basilea, tutta la trafila nelle rappresentative juniores della Svizzera (dall’Under 17 all’Under 21), un biennio nella formazione Under 21 del blasonato club dell’omonimo cantone e poi la prima squadra del Basilea. Dopodiché il nostro personaggio del giorno si è trasferito in Germania, mentre Taulant – dopo una parentesi al Grasshopper – calca ancora il rettangolo verde del St. Jakob-Park e, per quanto riguarda la Nazionale maggiore, ha deciso di difendere i colori dell’Albania di Gianni De Biasi. A differenza di Granit, rimasto coerentemente agli ordini di Hitzfeld prima e Petkovic poi: 37 presenze e 6 reti il suo score con la casacca rossocrociata. Nella bacheca del metronomo troviamo i 2 campionati e la Coppa di Svizzera vinti a Basilea, prima di volare al Borussia per circa 9 milioni di euro su espressa richiesta del connazionale Lucien Favre, l’allenatore che dopo tempo immemore ha riportato il Gladbach – una delle nobili decadute del calcio tedesco – a disputare la Champions League, prima di dimettersi all’inizio della stagione corrente per lasciare spazio ad André Schubert. Entrambi hanno fatto di Xhaka il perno della zona nevralgica, elemento insostituibile come dimostrano le 127 apparizioni totalizzate in soli 3 anni e mezzo (con 9 gol e 7 assist), a dispetto della giovane età. Numeri ai quali vanno aggiunti quelli accumulati alla casa madre: 104 presenze, impreziosite da 14 reti (11 delle quali con il Basilea Under 21) e 7 passaggi vincenti ai compagni. Nel futuro del forte centrale di centrocampo può esserci la Serie A: le prossime settimane saranno decisive al riguardo, col Vesuvio sullo sfondo. 

 

Foto: sito ufficiale Bundesliga