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GIOVANI LO CELSO, IL TREQUARTISTA ARGENTINO CHE HA STREGATO IL SASSUOLO

26.11.2015 | 12:30

Giovanissimo, tecnica sopraffina (d’altro canto, in Argentina è una delle prerogative fondamentali e indiscutibili), pronto a prendersi la scena al di fuori dei propri confini perché già adocchiato dai migliori club del Vecchio Continente. Stiamo parlando di Giovani Lo Celso, trequartista classe 1996 attualmente in forza al Rosario Central. Il 24 novembre vi abbiamo iniziato a parlare di lui in ottica campionato italiano, in quanto c’è un club rimasto letteralmente stregato dalle sue prestazione, ovvero il Sassuolo. Il club del presidente Squinzi sta pensando seriamente di voler affondare il colpo, anche perché gli altri sodalizi che finora hanno mostrato interesse (Manchester City, Atletico Madrid e, in Italia, anche l’Inter) non stanno muovendo passi importanti: il motivo risiede principalmente nella valutazione alta (8-9 milioni di dollari) che il Rosario Central ha stabilito per lui. Forse troppi per un ragazzo di 19 anni. Eppure, Lo Celso sta dimostrando già adesso di avere dei colpi sensazionali, da trequartista puro. Tant’è vero che sarebbe perfetto per il Sassuolo di Di Francesco, considerato che può adattarsi perfettamente in un 4-2-3-1 o nel 4-3-3 del tecnico neroverde.

In attesa delle prossime mosse di mercato, vi raccontiamo la ancor breve carriera di Lo Celso, nato e cresciuto nella stessa città che dà il nome al suo attuale club di appartenenza. Davvero una fucina di campioni, quella della città di Rosario. Messi, Di Maria, passando per Mauro Icardi. Ed ora, chissà, il prossimo potrebbe essere proprio questo ragazzino classe 1996 che quest’anno ha già incantato i tifosi delle Canallas con 13 presenze e tre assist. Lo Celso entra nelle giovanili del Rosario Central nel novembre del 2009, e già lì ha iniziato a far vedere di cosa è capace. Nelle squadre minori del Central vince i suoi primi trofei: nel 2013 conquista insieme ai suoi compagni il titolo nazionale della Novena Division e quello della Sexta (mettendo a segno 26 reti e diventando, al contempo, capocannoniere). L’anno seguente, vince il campionato con la squadra riserve. In questa stagione, Eduardo Coudet – allenatore della prima squadra – decide di lanciarlo per la prima volta in Primera Division, in occasione della sfida contro il Velez terminata con il punteggio di 0-0 (ha giocato pochi minuti nel secondo tempo entrando al posto di Victor Salazar). I cronisti sudamericani raccontano di un Lo Celso che possiede delle capacità balistiche fuori dal comune, è un giocatore dotato di tecnica sopraffina, ma anche di intelligenza e personalità, considerato che tenta giocate difficili con la sicurezza di un calciatore esperto. Dribbling, velocità di esecuzione, passaggi illuminanti ai compagni: sono alcune delle principali caratteristiche che Lo Celso sta mostrando ai propri tifosi. Il mancino è il suo piede preferito, fisicamente non è ancora impostato, ma ha tutto il tempo e il modo di crescere anche da questo punto di vista. Lo Celso, secondo gli addetti ai lavori, può davvero diventare il numero 10 del futuro del calcio argentino. Il Sassuolo vorrebbe approfittarne sin da subito per assicurarsi le sue prestazioni. Evidentemente, ha visto giusto. A gennaio, molto probabilmente, ne sapremo di più. Nel frattempo, a godere delle sue brillanti giocate, sono i fortunatissimi tifosi del Rosario Central. 

 

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