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GIOVANE MA CON IL KILLER INSTINCT NEL SANGUE: PICCOLI, IL CLASSE 2001 CHE HA STREGATO GASPERINI

30.04.2019 | 12:30

Dopo l’esordio di due settimane fa contro l’Empoli, ora per Roberto Piccoli è arrivata anche la grande occasione. Nella sfida vinta contro l’Udinese, che ha dato il quarto posto all’Atalanta, il giovane 2001 ha avuto a disposizione poco più di 45′ per far vedere le sue qualità. Qualità che ha mostrato e sta mostrando con la maglia della primavera atalantina, dove nelle 22 apparizioni ha collezionato in totale 14 gol e 1 assist. Da gennaio è ormai in orbita prima squadra essendo uno degli elementi fissi che completa la panchina di Gian Piero Gasperini. Attaccante col fiuto del gol, Piccoli è pronto a ritagliarsi un finale di stagione importante e, chissà, se arricchito anche da un sigillo personale.

Nato a Bergamo il 27 gennaio del 2001, Roberto Piccoli si forma nel settore giovanile dell’Atalanta. Fin dalla tenera età mostra subito il suo grande feeling con il gol. Nonostante sia nato nell’epoca dei vari Ronaldo, Messi, Neymar e Mbappé, il ragazzo cresce come un’attaccante “vecchio” stampo, badando più alla sostanza che all’estetica. L’anno della consacrazione è quello della stagione 2016/17 quando negli allievi nazionali mette a rapporto 24 gol in 26 partite. Numeri che non passano di certo inosservati. La sua crescita viene ostacolata da due infortuni subiti nella passata stagione: il primo alla caviglia destra e il secondo al polso. Nonostante questo, Piccoli non si abbatte e con caparbietà e duro lavoro riesce a tornare per il finale di stagione. Qui colleziona subito 4 gol in 3 partite che però non permettono all’Atalanta di laurearsi campione d’Italia nella categoria under 17. Nella stagione corrente il salto con la Primavera di mister Brambilla, dove il giovane attaccante si guadagna a suo di gol il posto da titolare. Il suo nome cammina veloce per i corridoi e i campi di Zingonia ed infatti Gian Piero Gasperini lo aggrega spesso alle sedute della prima squadra. L’esordio in Serie A il 15 aprile contro l’Empoli è la dimostrazione di come il tecnico bergamasco creda nelle qualità del centravanti della Primavera. Finito sotto le luci dei riflettori, Piccoli, non ha ancora un contratto da professionista ma se queste sono le premesse non tarderà ad arrivare. Oltre ad essere una carta in più per Gasperini, il classe 2001 sarà fondamentale per la corsa al tricolore dell’Atalanta di mister Brambilla. Attualmente i giovani bergamaschi sono primi in classifica e l’obiettivo è quello di cucirsi sul petto lo scudetto di categoria.

Con i suoi 183 cm d’altezza, Piccoli è un attaccante roccioso ma allo stesso tempo agile. Si ispirarsi a Mario Madzukic per quanto riguarda la fase di pressing e grinta, mentre studia da Gonzalo Higuain per quanto riguarda la zona realizzativa. Prima punta potente, ha una fame da gol incredibile. Le sua qualità migliore è quella di riuscir a dare profondità alla squadra, risultando un punto di riferimento nel reparto offensivo. Nelle sue vene scorre il sangue del classico ‘numero 9’, ma nonostante questo non disdegna la partecipazione alla fase difensiva. Destro naturale, Piccoli ha la capacità di saper segnare in ogni modo: di testa, di sinistro, 1 contro 1, in ripartenza, di prepotenza, insomma in tutte le salse. Quando vede la porta il Killer Instinct si accende e per il classe 2001 esiste solo il gol.

Foto: Sito Atalanta