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GIANLUCA LAPADULA, PESCARA E’ AI SUOI PIEDI

18.10.2015 | 11:01

Massimo Oddo sapeva benissimo come fare. Aspettava un minimo movimento del portiere che cercava di distrarlo e di destro la metteva sull’altro palo, spiazzandolo completamente. Un’abilità che in carriera lo ha portato presto a diventare rigorista, autentico specialista di un fondamentale che nella Capitale ricorderanno bene. Ma non solo: anche su punizione il terzino pescarese poteva dire la sua. Per informazioni vedere e rivedere la splendida esecuzione del calcio piazzato in un Lazio-Udinese 5-0 del novembre del 2006: una traiettoria a girare degna di titoloni a nove colonne. Oggi, sulla panchina del Pescara, tutto questo può evidentemente restare solo un ricordo. Ma non per i suoi giocatori, pronti ad assorbire i trucchetti del mestiere. Tra questi – classifica marcatori alla mano – c’è senza dubbio Gianluca Lapadula. Il 25enne attaccante degli abruzzesi sta mettendo in pratica i consigli di chi i gol non doveva farli, ma che non si tirava indietro quando c’era da bucare la rete. Al 5′ della gara di Trapani l’essenza della manovra biancoceleste: Caprari-Benali confezionano un’azione da calcetto, Lapadula deve solo insaccare in spaccata da due passi. Quarto centro in campionato, a meno uno dalla vetta occupata da Gabionetta e Vantaggiato. Dopo una serie infinita di approdi in prestito in giro per l’Italia, la sua occasione – con l’allenatore ideale – è proprio arrivata. Per la gioia del Delfino, ora a quota 12 e con il mirino puntato almeno verso un piazzamento nei playoff.


Pro Vercelli, Ivrea, Parma. Poi un lungo viaggio senza mai fermarsi: Atletico Roma, Ravenna, San Marino, Cesena, Frosinone, Nova Gorica. La stazione più importante, il “capolinea simbolico” della sua carriera, risale alla scorsa stagione. I 21 gol messi a segno in 38 presenze a Teramo attirano l’attenzione delle big della cadetteria. Il Pescara decide così di affidare attacco e maglia numero 10 proprio a Lapadula. I risultati, per ora, si stanno facendo vedere eccome. Merito di caratteristiche tecniche non proprio comuni: sinistro delizioso, che ama sfruttare spesso accentrandosi per andare al tiro, sa segnare di testa, di rapina, ha un buon tiro dalla distanza, occupa bene gli spazi, sfrutta al meglio i suoi 178 centimetri di altezza per guizzare alle spalle della difesa. Insomma, la classica ala destra che farebbe felice qualsiasi amante delle grandi giocate. In serie B sta confermando tutto il suo potenziale, anche ieri in terra siciliana non si è smentito. Non a caso è stato lui ad aprire le danze per la prima vittoria esterna stagionale del Pescara, un netto 3-0 coinciso anche con il primo ko del torneo per il Trapani. Il contratto non è un problema, la scadenza è fissata per il 30 giugno del 2019. Siamo ancora a ottobre, è troppo presto per fare giudizi complessivi e tirare le somme. Ma viene spontaneo sottolineare un concetto: con quest’andamento in termini realizzativi e di prestazioni, il grande balzo verso quel sogno chiamato serie A è tutt’altro che da escludere.


Foto: Serie B on Facebook