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GERMAN DENIS, L’ATALANTA NON TI DIMENTICHERA’

31.01.2016 | 10:33

Ha salutato i tifosi dell’Atalanta alla sua maniera. Segnando un gol. Anche nella giornata dell’addio, German Denis ha fatto il suo dovere da professionista. Non si è lasciato andare alle emozioni. Il suo lavoro è fare gol e ieri contro il Sassuolo ha regalato l’ultima perla ai supporters bergamaschi. L’argentino, a 34 anni e dopo 158 presenze e 56 reti, lascia Bergamo per tornare a casa sua, in Argentina, a continuare a segnare con la maglia dell’Independiente. Una scelta di cuore, dirà Reja al termine della partita. Una scelta che i tifosi della Dea hanno immediatamente capito e compreso. E l’hanno capito talmente bene che ieri, in occasione della sfida contro i neroverdi, hanno preparato una speciale maglia a lui dedicata, recante una patch con l’effigie del bomber e la scritta “Per sempre German Denis 19”. Quattro anni e mezzo intensi, per il Tanque a Bergamo. Anni ricchi di gioie, di sconfitte e di vittorie. Un’esperienza che difficilmente dimenticherà. A fine partita, infatti, Denis si è finalmente lasciato andare alle emozioni, alle lacrime, al saluto definitivo. Che ha anche riservato in una commovente lettera pubblicata sul suo profilo Instagram: “Cara Bergamo, non saprei da dove iniziare, forse semplicemente da un grazie immenso. Io e la mia famiglia siamo stati accolti benissimo e qui lasciamo un pezzo di cuore. Avrò sempre un legame speciale con questa terra che il destino mi ha fatto scoprire, che ho iniziato ad amare e che ora è dentro di me. Grazie per quello che VOI avete dato a me, mi avete fatto crescere calcisticamente ed umanamente, e di questo vi sarò eternamente grato. Grazie a tutta l’Atalanta, dalla famiglia Percassi a tutti quelli che con dedizione portano avanti questa società. Un grazie particolare ai tifosi, siete uniti! Mi avete sempre sostenuto e mi mancherà tantissimo esultare, correre e urlare sotto la curva. Sono stati anni intensi, emozionanti e pieni di soddisfazioni… Ho amato ogni istante in cui ho indossato e lottato per questi colori, onorando la maglia e ciò che rappresenta. Questo non è un addio ma un arrivederci, siete diventati troppo importanti per me. Grazie, grazie e ancora grazie. Sempre e comunque forza Dea”. Bergamo non è stata l’unica tappa italiana dell’argentino, che ha regalato sprazzi di belle giocate e gol anche in altre importanti piazze del nostro campionato.

Attaccante forte e potente, classico centravanti di peso, capace di far reparto da solo, aiuta la squadra a difendere il pallone e a ripartire con la sua forza fisica. Queste le caratteristiche principali di German Denis, venuto dalla lontana Argentina per deliziare le platee italiane. Cesena, Napoli e Udine, prima di atterrare a Bergamo. In Romagna passa tra il 2002 e il 2003, quando lascia il Los Andes per tentare l’avventura in Italia. In due stagioni e mezzo con la maglia bianconera, nell’allora C1, Denis assaggia  il campo in 29 circostanze mettendo a segno 3 reti. Da lì, il pronto ritorno in Argentina: prima all’Arsenal de Sarandì (due stagioni, 60 presenze e 13 reti), poi al Colòn (stagione 2005/2006, 11 gol in 36 presenze) e all’Independiente (fino al 2008, 70 presenze e 37 gol). Ad accorgersi delle sue qualità, nell’estate del 2008, è l’allora direttore generale del Napoli Pierpaolo Marino – che decide di acquistarlo e portarlo in Campania. L’operazione viene definita il 30 giugno in cambio di 8 milioni di euro. Prende la maglia numero 9, quell classica da bomber. Ad agosto, in occasione del preliminare di Coppa Uefa con il Vllaznia, Denis segna il primo gol ufficiale con la maglia azzurra. Un mese più tardi si rifà in campionato contro il Bologna, mentre il 29 ottobre si esalta addirittura con una tripletta, contro la Reggina. La prima stagione a Napoli si chiude con 10 reti in 41 presenze totali tra campionato e coppe. Più deludente il secondo anno, che costringerà De Laurentiis a non puntare più su di lui e a cederlo all’Udinese, nell’estate del 2010. Il bilancio dell’avventura in Friuli parla di 5 reti in 27 presenze, troppo pochi per sperare nella riconferma. E così Denis, il 25 agosto del 2011, passa all’Atalanta in prestito con diritto di riscatto. La lunga esperienza a Bergamo ha così inizio. Ed è durata fino a ieri, 30 gennaio 2015, nell’ultima partita contro il Sassuolo. 158 presenze, 56 gol, quarto cannoniere di tutti i tempi della Dea. Siamo sicuri che Denis non dimenticherà Bergamo e che Bergamo non dimenticherà Denis. Tutte le storie d’amore possono finire, ma il Tanque continuerà ad amare l’Atalanta anche se giocherà (e segnerà) con un’altra maglia.