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GAVETTA, MATURITÀ E IL GOL NEL DNA: DONNARUMMA, DA EMPOLI A BRESCIA ALLA RICERCA DEL BIS

09.10.2018 | 12:30

Il campionato di Serie B, come ogni anno, puntualmente propone numerosissime e inaspettate sorprese. Le principali favorite come Hellas Verona e Benevento faticano, Pescara, Lecce e Spezia si fanno largo con prepotenza. Tra le varie conferme, però, c’è sempre lui: Alfredo Donnarumma. L’attaccante, trasferitosi in estate dall’Empoli al Brescia nonostante la gloriosa promozione ottenuta in Serie A con i toscani, ha deciso di rimettersi in gioco e l’obiettivo rimane sempre lo stesso, ovvero quello di gonfiare perennemente la rete. Finora i centri in campionato 7 in altrettanti incontri disputati, 9 se consideriamo anche quelli messi a segno in Coppa Italia. Questa domenica, tanto per cambiare, si è ripetuto contro il Padova firmando una straordinaria tripletta (4-1 il risultato finale). Ma il suo mestiere è fare semplicemente gol, è nel suo DNA, e il duro lavoro, accompagnato da un grande spirito di sacrificio, ha portato i frutti sperati. Il suo percorso inizia da molto lontano: Donnarumma nasce a Torre Annunziata il 30 novembre del 1990 e sin da subito si innamora del calcio. Trascorre l’infanzia rincorrendo il pallone per le strade del proprio quartiere, forse incrociando anche il suo compaesano e coetaneo Ciro Immobile, altra illustre macchina da gol oggi in forza alla Lazio. Nel 2004 arriva la grande occasione con un provino programmato con il Catania: il piccolo Alfredo lo supera a pieni voti ed entra a far parte del settore giovanile del club siciliano. A 14 anni, dunque, lascia casa, famiglia e amici per coltivare il proprio sogno. Nel frattempo ammira i campioni del passato che, in quel periodo, non mancavano affatto. Dopo 6 anni, in cui Donnarumma compie l’intera trafila, lascia gli etnei per passare in prestito al Gubbio.

In Umbria, alla sua prima esperienza da professionista, si dimostra all’altezza e sigla 5 marcature personali giocando con continuità, motivo principale per il quale il Catania aveva scelto di farlo partire. Successivamente Donnarumma viene girato al Lanciano, collezionando pochi minuti, e al Como dove manda dei segnali importanti firmando 14 reti in 30 presenze. Numeri importanti che, nel 2012, attirano inevitabilmente le attenzioni del Cittadella. In Veneto l’avventura non si rivela delle migliori e i 3 sigilli in appena 20 gettoni di partita non convincono pienamente la dirigenza del club granata. A quel punto decide di lasciare nuovamente la Serie B e di ripartire dalla Lega Pro con il Teramo, decisione azzeccatissima: nella stagione 2014-2015 Donnarumma, in coppia con Gianluca Lapadula (21 reti per l’attuale genoano), si scatena letteralmente diventando implacabile sotto porta. Le 22 reti in 35 presenze trascinano il sodalizio abruzzese alla storica promozione in Serie B, ma la gioia dei sostenitori biancorossi verrà poi troncata per via di alcune vicende extracalcistiche. Per Donnarumma, però, i gol messi a segno restano e la Salernitana decide di dargli una chance ancora in cadetteria. Dal 2015 al 2017 scende in campo 67 volte ponendo la propria firma all’interno del tabellino in 18 occasioni. Un bottino non indifferente che durante la scorsa estate spinge il retrocesso Empoli a puntare su di lui. Donnarumma arriva in Toscana e fa coppia con un altro centravanti di spessore, Ciccio Caputo. I due si divertono e fanno divertire trascinando la formazione di Aurelio Andreazzoli (subentrato il 17 dicembre a Vincenzo Vivarini) alla vittoria del campionato e, quindi, all’immediato ritorno in Serie A. Caputo si laurea capocannoniere di B con 26 centri, Donnarumma si ferma a quota 23, ma i gemelli del gol si separano improvvisamente perché il Brescia decide di compiere uno sforzo importante e di aggiudicarsi l’ex Catania. Donnarumma accetta e riparte dalle Rondinelle. Il resto della storia lo conosciamo e l’avvio di stagione è stato a dir poco esaltante. La squadra di Eugenio Corini, giunto recentemente al posto dell’esonerato David Suazo, non può che contare sui suoi gol per risollevare la classifica e ambire al ritorno in massima seria. Donnarumma, a 28 anni, ha accettato la sfida e ora è alla ricerca del bis.

Foto: Brescia Twitter