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Gasperini: “Noi come il Leicester? Mi piacerebbe. Al mio arrivo i giovani erano poco considerati, poi…”

11.03.2017 | 11:23

Giampiero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha parlato ai microfoni di Sky durante la trasmissione Mister Condò: “L’Atalanta era un ambiente in cui si doveva fare qualcosa di diverso. Ho l’idea di Bergamo come una città molto identificata con la propria squadra. C’erano diversi under 21 della rosa, quasi mai utilizzati. Petagna era diventato la quarta punta, Gagliardini doveva andare via, Conti aveva già fatto qualche partita, Spinazzola non si sapeva. Era una situazione un po’ così, dove i giovani erano il contorno della rosa ed erano poco considerati. Poi vedevo gli allenamenti, vedevo chi andava più forte. E anche l’evoluzione di alcuni è stata importante. L’obiettivo era la salvezza, non immaginavo questi risultati, ma facevo quel discorso lì che era anche quello del presidente. Ma poi mi ha detto: ‘Lei ha un coraggio da leone’. A Zingonia c’è un bell’ambiente, sano. Spero che si riaprano le porte a questo calcio, che tornino situazioni in cui il calcio possa essere frequentato dalla famiglie. Noi un Leicester italiano? Mi piacerebbe, ma c’è una disparità pazzesca. In Inghilterra è stata una di quelle favole che fanno bene al calcio. Noi? Rappresentiamo qualcosa di piacevole. Poi se continuiamo a vincere magari diventiamo anche antipatici”.

Foto: sito ufficiale Atalanta