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Garcia, l’arroganza al potere di chi non ha capito cos’è il Napoli

13.11.2023 | 13:40

Rudi Garcia lascia Napoli e il Napoli in colpevole ritardo. Andava esonerato almeno un mese fa, quando De Laurentiis gli aveva tolto la fiducia e continuava a controllarlo in tutte le ore del giorno o della notte. Garcia non andava scelto cinque mesi fa, questo concetto era fin troppo chiaro già a giugno, ma non contento ci ha messo l’arroganza di chi non ha capito cos’è il Napoli. Arroganza tecnica, scelte senza senso; arroganza tattica, squadra scriteriata e disorganizzata; arroganza nelle dichiarazioni. Ci ha stupito la sua reazione a un semplice quesito di chi, non avendo il coraggio di criticare De Laurentiis, gli aveva fatto notare che il distacco dalla vetta stava diventando importante. “Allora anche lei è un nemico”, la sintesi della risposta di Garcia rispetto a una domanda normalissima. De Laurentiis diceva di avere una lista di 40 nomi per la panchina del Napoli, se avesse pescato al buio come un bussolotto qualsiasi, avrebbe fatto meno danni. Gli altri 39 sarebbero stati meglio di Garcia. Premesso che le colpe sono sempre di chi sceglie, l’arroganza di Rudi il francese resterà una delle pagine peggiori negli ultimi 15 anni di Napoli. Soltanto ADL poteva immaginare che una scelta così superficiale avrebbe potuto tutelare il momento più bello della storia recente, lo Scudetto sul petto e notti indimenticabili alle spalle da coccolare e tutelare. Superficialità nella scelta e arroganza di chi è stato scelto: il mix peggiore, nel calcio e nella vita.

Foto: Instagram Napoli