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Galliani non ha certo bisogno di “megafoni”

22.03.2014 | 19:50

Fateci caso: qualsiasi cosa faccia Galliani “tutto ok, tutto giusto, tutto perfetto”. Un codazzo di “megafoni” pronti ad amplificare, giammai a criticare: purtroppo ogni tanto oggi funziona così, preferiamo non aggiungere altro. E così il vertice tra Seedorf e Galliani (vogliamo chiamarlo vertice? Quante volte a settimana un allenatore e un dirigente si incontrano, nel bene e soprattutto nel male?) serve ai “megafoni” per gracchiare il seguente concetto della serie: Galliani si occupa sempre più dell’area tecnica, resiste al comando, lanciamo questo messaggio chiaro e forte. Ora, Galliani è un grande dirigente, il suo saldo resta assolutamente in attivo, la grande macchia (che vale triplo o quadruplo, purtroppo) è rappresentata dall’imperdonabile perdita di Pirlo a parametro zero, poi passato alla Juve e ancora oggi uno tra gli interpreti migliori al mondo. Di sicuro Galliani non ha bisogno di “megafoni”. Ma forse sarebbe il caso di dire che i “megafoni” non hanno proprio limiti…