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GAETANO VASTOLA, IL BOMBER CHE NON TI ASPETTI

05.10.2014 | 09:46

L’unica vittoria della settima giornata di serie B porta il nome del Lanciano. E porta soprattutto il nome di Gaetano Vastola, assoluto protagonista del turno di campionato (così come Maniero del Pescara) grazie a un’insolita e inattesa tripletta. Una gara, quella sul campo del Cittadella, dalle emozioni altalenanti e con continui colpi di scena. Padroni di casa avanti dopo 8 minuti con Coralli; il primo acuto di Vastola 240 secondi dopo: cross dalla sinistra di Conti e tap-in che bacia la parte bassa della traversa e si insacca. Il bis al 19′ è sempre frutto di un inserimento a fari spenti: dal tiro dalla bandierina il centrocampista del Lanciano sparisce dai radar della difesa casalinga e mette dentro con un colpo di testa nell’angolino basso alla sinistra di Valentini. Il nuovo pareggio del neo-entrato Rigoni al 67′ sembra condurre la gara sui binari del 2-2 finale, ma i 22 in campo non hanno ancora fatto i conti con la giornata di grazia di Vastola: complice il clamoroso errore dell’estremo difensore dei padovani, l’imprevedibile mattatore del match ruba palla e tocca con la forza giusta, quanto basta per garantire ai suoi compagni tre punti pesantissimi (ora il Lanciano è a quota 10 in classifica, ritrovando un successo che mancava dalla seconda giornata: era il 7 settembre e il Modena fu steso per 2-0).
Nato a Pompei il 10 maggio del 1978, Gaetano Vastola muove i primi passi in carriera con la maglia della Scafatese nel lontano 1994. Giugliano e Narnese sono le successive tappe che precedono il passaggio alla Maceratese (che all’epoca militava in serie D), momento chiave per quanto riguarda la sua consacrazione professionale. Con il club marchigiano Vastola colleziona 57 presenze e 2 reti, dimostrando di poter garantire grande solidità sia in difesa che in mediana, non disdegnando qualche inserimento vincente in fase offensiva. Le fugaci esperienze con Viterbese e Sant’Anastasia sono il preludio allo scatto bruciante che risponde al nome dell’Avellino: con i Lupi, in tre anni, scende in campo in ben 96 occasioni e timbra il cartellino per 3 volte. La successiva esperienza è sempre di marca campana: nel 2005 ecco la Salernitana, una stagione ad alti livelli che gli vale il grande salto in carriera, quella serie A tanto desiderata e mai centrata prima. E’ la stagione 2006/2007 e a offrirgli questa chance è l’Ascoli, con cui Vastola mette a referto 17 gettoni di presenza (entrando anche nei tabellini del massimo torneo nazionale grazie a un assist nel match in trasferta contro la Reggina). L’ebbrezza del vivere al top si spegne con il trasferimento al Gallipoli, una delle tappe più felici per il centrocampista (biennio chiuso con 55 gare disputate e 4 gol). Dal 2009 è solo Lanciano, il resto è storia recente.
Quella contro il Cittadella, ovviamente, è la sua prima tripletta in carriera. Una carriera che, considerata la prestazione di ieri, è molto lontana dall’essere conclusa. Il contratto di Vastola scadrà a giugno dell’anno prossimo, la sua carta d’identità non è affatto clemente con lui (36 primavere e non sentirle), ma il mediano campano va ben oltre i nudi e crudi numeri: il Lanciano sa di poter contare ancora per molto sulla sua enorme esperienza, su quantità e qualità difficilmente riscontrabili in molti altri elementi in cadetteria e su una voglia di continuare a mettersi in gioco unica nel suo genere. Gaetano Vastola, il bomber che non ti aspetti: verso un sogno play off che segretamente si insinua nella testa degli uomini di D’Aversa