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GABIGOL, L’ULTIMO GIOIELLINO DI CASA SANTOS

13.05.2015 | 09:30

“Se Gabigol può entrare nell’affare Robinho con il Santos? Vediamo, conosco il giocatore, staremo a vedere”. Queste le parole sibilline proferite nei giorni scorsi da Adriano Galliani in merito a Gabigol, quasi un passaggio obbligato per l’amministratore delegato rossonero dopo che l’agente del giovanissimo attaccante, Wagner Ribeiro, aveva dichiarato: “Il Milan? Sì, è una possibilità, ad ogni modo sarà ceduto a titolo definitivo, non andrà in prestito”. Per ricostruire il quadro, prima di addentrarci nella disamina del nostro personaggio del giorno, va semplicemente aggiunto che sul cartellino della 18enne punti vanta diritti anche la celeberrima Doyen Sports di Nevio Lucas, l’advisor di Mr Bee. Affare quindi condizionato al perfezionamento della trattativa con il broker thailandese? Probabilmente, per quanto l’ultima uscita di Silvio Berlusconi ha raffreddato non poco gli entusiasmi. Il patron prima di passare la mano vuole avere garanzie importanti sugli investimenti e non è detto che le avrà. Oltretutto proprio ieri è arrivata la notizia della rescissione di Robinho con la società meneghina.

Gabriel Barbosa Almeida, semplicemente noto come Gabigol, nasce a São Bernardo do Campo il 30 agosto del 1996 e muove i primi passi nel vivaio del San Paolo, non nel futebol a 11 bensì in quello a 5, il futsal: palestra ineguagliabile per tantissimi bimbi carioca.

Nel 2004 al Santos riesce lo scippo e lo porta a Vila Belmiro, sulla falsariga di quanto fatto nel recente passato con i vari Diego, Robinho, Alex, Elano, Ganso, Coutinho e Neymar, tutti formatisi nel settore giovanile del Peixe.

A proposito di Neymar, proprio nel giorno del congedo ufficiale dell’attuale asso del Barcellona (la cui doppietta all’Allianz Arena ha suggellato l’approdo dei blaugrana alla finale di Champions) Gabigol fa il suo esordio in prima squadra, a soli 16 anni, subentrando ad Henrique al 69’: 21 minuti l’uno al fianco dell’altro, per una sorta di ideale passaggio di consegne. Con tutte le differenze del caso, però: Gabriel ha fatto sfracelli da ragazzino imberbe (delle sue 600 reti a livello giovanile se ne è straparlato), ha mostrato di avere ottimi numeri e sconfinati margini di crescita. Ma Neymar alla sua età vinceva – se non da solo, quasi – già di tutto, Copa Libertadores e Pallone d’Oro sudamericano compresi.  

Munito di un fisico scattante, certificato dai 176 cm di altezza per 68 kg, il gioiellino mancino ama svariare lungo tutto il fronte dell’attacco e può ricoprire non varie posizioni (punta pura, esterno d’attacco, trequartista) grazie alle indiscusse qualità tecnico-tattiche presenti nel suo bagaglio.

Sin qui sono 26 le reti realizzate nelle 85 partite ufficiali disputate con la maglia del Santos. Nel suo contratto, recentemente rinnovato fino al 2019, è presente una clausola rescissoria monstre da 50 milioni di euro, cifra comunque indicativa e che mai verrà rispettata in sede di contrattazioni. Il Barcellona, all’atto dell’acquisto di O Ney, si è riservato un diritto di opzione su Gabigol, che però quasi sicuramente non verrà esercitato. Reduce da un Paulista in tono minore e da un Sub-20 con la maglia del Brasile di categoria non entusiasmante, Gabriel Barbosa presto si presenterà al check-in per l’Europa. E qualora in casa Milan si concretizzasse la svolta, il suo profilo andrebbe senz’altro tenuto in considerazione.

Foto: Lancenet