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FRANCO WATSON, UN NUOVO ORIUNDO PER GLI AZZURRI

29.03.2023 | 15:00

Roberto Mancini ha fatto intendere che Mateo Retegui non sarà l’unico e ultimo oriundo che proverà a portare in Nazionale maggiore. La scelta degli oriundi è dovuta anche ad un appiattimento tecnico di italiani al 100%, ma con il mondo globalizzato di oggi, la possibilità di scegliere ragazzi sudamericani, con gemnitori o nonni italiani, non è più una novità. Se poi i frutti sono come quellòi raccolti da Retegui, che ha segnato 2 gol in due gare, la scelta di Mancini (e il suo cambio di idee rispetto a una decina di anni fa, quando criticava aspramente la scelta di oriundi) è fattibile. Il giovane attaccante del Tigre potrebbe avere presto, sin dalle gare di Nations League, altri “fratellini” oriundi.
Tra questi, tra i papabili, c’è anche Franco Watson. Cognome in realtà non tipicamente sudamericano, in effetti ricorda più un cognome anglofono.
Ma Franco Nuhel Watson, nato il 1° gennaio 2002, è argentino, nativo di Cordoba. Watson ha già la cittadinanza  italiana ottenuta a Palermo nel 2021. Già nel giro della selezione U17 dell’Albiceleste, Watson potrebbe essere una pedina utile per Mancini o Paolo Nicolato, ct dell’U21 italiana.
Watson è cresciuto calcisticamente partendo dall’Instituto Ac de Cordoba, club della sua città, dove dopo aver completato la consueta trafila nelle formazioni giovanili, ha fatto il suo esordio nella prima squadra, colpendo sopratutto per la sua duttilità che lo ha portato a fornire prestazioni convincenti non solo nella zona nevralgica del campo, sia come trequartista che in posizione più arretrata, ma anche come esterno offensivo.

Conta numeri interessanti, non a livello realizzativo, ma come assist e abilità nel saltare l’uomo.  Dopo le prime, sporadiche apparizioni nei primi mesi di campionato, Watson è prima entrato in pianta stabile nelle rotazioni operate da mister Bovaglio, quindi si è guadagnato la casacca da titolare, giocando dal 1’ le partite dei play-off che hanno permesso all’Instituto AC Cordoba di salire dalla serie B alla Primera Division, contribuendo con 6 gol e 5 assist in campionato. Anche in questo avvio di stagione 2022/2023 è stato regolarmente impiegato, quasi sempre nell’undici iniziale, accumulando minutaggio ed esperienza.

Watson è un trequartista naturale, bravo però ad agire in tutti i ruoli della trequarti, non solo centrale, ma anche sulla destra che a sinistra. E’ un elemento che deve crescere ancora sotto l’aspetto del tiro da fuori, una abilità che un trequartista deve avere particolarmente sviluppata e anche a livello muscolare e fisico, ma questo arriverà poi anche con l’età.
Nel Cordoba indossa con orgoglio la 10, “o la diez” che sappiamo cosa significi in Argentina, il numero di Maradona e Messi.
Figlio di Sergio, anche lui ex calciatore, ma di livello minore in Argentina, Franco è pronto per dare continuità alla sua carriera e chissà, magari, un giorno indossare la 10, non di Maradona e Messi, ma quella do Baggio, Del Piero, Totti. Non gente qualsiasi insomma.

Nativo di Palermo e trequartista, spesso è stato paragonato a Franco Vazquez, anche per il nome e per la militanza di questi al Palermo. Il classe 1989, ora in forza al Parma, partito dal belgrano, ha ottenuto la cittadinanza italiana e ha giocato in Azzurro per due partite amichevoli, senza poi mai incidere.

Watson si candida allo stesso modo, a seguire le orme dei tanti oriundi argentini, che poi hanno vestito la maglia dell’Italia. In tanti hanno avuto fortuna, Camoranesi su tutti, vincitore del Mondiale 2006 in Germania con l’Italia. Ora anche Watson è nel giro di Mancini e della FIGC. Chissà se per le gare di Nations League del prossimo giugno, non possa esserci anche lui nell’elenco dei convocati.

Foto: twitter Cordoba