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Fonseca: “Friedkin mi ha colpito positivamente. Ci servirebbe un ds”

15.10.2020 | 21:10

Una lunga intervista quella concessa da Paulo Fonseca a Record. L’allenatore della Roma ha fatto un bilancio del suo primo anno in giallorosso e ha parlato del mercato e del cambio di proprietà: “Dobbiamo renderci conto che c’è stato un profondo cambiamento nel club da quando sono arrivato: il cambio di proprietà e la questione del direttore sportivo, che può finalmente arrivare. È importante ora stabilizzarsi e trovare il giusto equilibrio per ottenere risultati positivi. L’obiettivo è fare meglio della scorsa stagione, in cui abbiamo iniziato a costruire una squadra molto giovane. Il 5° posto dello scorso anno? Non mi considero mai soddisfatto, neanche quando vinco, ma ritengo sia stata una stagione positiva: abbiamo fatto 70 punti, l’anno prima sarebbero stati sufficienti per qualificarci e invece ci sono state quattro squadre che hanno fatto una stagione eccellente. Non bisogna dimenticare che abbiamo iniziato un progetto con 14 giocatori nuovi, abbiamo creato un tipo di gioco offensivo, che ci ha portato a essere la seconda squadra di A con il maggior numero di situazioni e occasioni da gol. Nella maggior parte delle partite siamo stati una squadra dominante e abbiamo anche battuto la squadra campione, la Juve. In questo processo di trasformazione è stata fondamentale la crescita di molti giocatori, soprattutto dei più giovani: Ibanez, Mancini, Veretout, Pellegrini, Zaniolo, Diawara e Spinazzola sono oggi molto più maturi e valorizzati. Abbiamo creato una squadra offensiva, come volevo, una formazione che gioca la maggior parte delle partite nel centrocampo avversario per attaccare e costruire. Quest’anno vogliamo essere ancora più offensivi e ancora più padroni della palla, tra l’altro i ragazzi sono pronti a giocare con due sistemi tattici per tutta la stagione.

Friedkin? Quando c’è un nuovo proprietario le aspettative sono sempre molto alte e la gente si aspetta grandi investimenti, ma penso che lui sia entrato nel club in modo molto equilibrato e realistico. Credo che la loro vicinanza sia stata estremamente importante. Sono rimasto colpito positivamente. Nelle mie conversazioni con loro ho sempre sentito totale fiducia nel mio lavoro.

L’ultimo mercato? Noi allenatori non siamo mai soddisfatti, ci sono una o due posizioni in cui avremmo potuto fare meglio, ma è stato il mercato più difficile degli ultimi anni a causa della pandemia. Sono felice dei nuovi arrivati, ma penso che sarebbe stato importante l’arrivo di un sostituto di Kluivert, però non è stato possibile. Restare senza un direttore sportivo per diversi mesi ha influenzato anche i nostri movimenti sul mercato. È una figura molto importante per costruire una squadra vincente in futuro. Le migliori non si costruiscono in due giorni, serve tempo. I tifosi? Mi sento sempre molto amato. In termini di passione e amore per il club da parte dei suoi sostenitori, la Roma vincerebbe sempre lo scudetto. Mi piacerebbe vincere un titolo perché se lo meritano”.

Foto: Twitter Roma