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Fiorentina strategie perfette. E Neto professionista vero

02.03.2015 | 00:30

Strategie perfette, quelle della Fiorentina a gennaio. Come ha segnalato in modo opportuno, nei giorni scorsi, la proprietà: un lavoro certosino, con grande pazienza e con competenza. Giusto dirlo adesso, dopo aver celebrato – in quei giorni – l’operazione Cuadrado al Chelsea come una delle più brillanti degli ultimi anni. Che poi Salah si stia dimostrando un grimaldello, questo è un altro paio di maniche. Ma è la gestione complessiva che lascia il segno, esattamente come la traccia di coerenza che la Fiorentina ha avuto negli anni, da Jovetic a Ljajic per non citare altri casi e situazioni. Ora giustamente non è il caso di tirare le somme, la stagione può ancora regalare tantissimo. Ma diventa fondamentale mettere l’accento su quanto seminato, con il decisivo contributo di Montella. E la storia di Neto merita una spiegazione a parte: ha fatto scelte diverse (andar via a parametro zero e strizzare l’occhio alla Juve) che a Firenze non gli perdoneranno. Ma quando l’hanno chiamato in causa ha fatto il professionista vero. Il suo dovere, certo: tuttavia ci sembra il caso di rimarcarlo.