Ultimo aggiornamento: domenica 19 maggio 2024 21:33

FILIPE LUIS, FINALMENTE CHELSEA

17.07.2014 | 10:30

“Mi è sempre piaciuto il Chelsea, in vita mia ho guardato molte partite di Premier League. Naturalmente mi piace anche la città: quando abbiamo giocato contro di loro in Champions ho provato sensazioni positive e, una volta arrivata l’offerta, ho pensato che era la formazione ideale per giocare in Inghilterra”. Queste le dichiarazioni rilasciate a caldo da Filipe Luis dopo l’ufficializzazione dell’accordo raggiunto tra Chelsea e Atletico Madrid finalizzato al suo trasferimento a Londra.

La durata del contratto non è stata ancora specificata, mentre, per quanto riguarda l’aspetto economico, secondo i tabloid il club di Roman Abramovich per il terzino sinistro brasiliano, uno dei grandi esclusi dal Mondiale (a beneficio di Maxwell!) dall’ormai ex Ct Felipe Scolari, verserà nelle casse dei campioni di Spagna una cifra vicina ai 20 milioni di sterline (poco più di 25 in euro).

José Mourinho torna così a saccheggiare quella terra iberica che non molte soddisfazioni gli ha riservato nel triennio trascorso sulla panchina del Real: dopo Fabregas e l’altro ex Colchonero Diego Costa, ecco uno degli artefici della straordinaria stagione dell’Atleti, tornato a trionfare in campionato dopo 18 anni e che per oltre 90 minuti aveva accarezzato il sogno del clamoroso doblete, prima che l’inzuccata di Sergio Ramos rimettesse in pista il Madrid, poi impostosi largamente ai supplementari per la conquista della Décima.

Una trattativa, quella concretizzatasi ieri, della quale si vociferava da parecchie settimane. Il Chelsea doveva sostituire Ashley Cole, poi accasatosi alla Roma, mentre il sodalizio presieduto da Cerezo aveva ampiamente capito l’antifona: non a caso si era cautelato prelevando l’ex friulano Guilherme Siqueira dal Granada. E ultimamente non erano affatto mancate le polemiche al riguardo, considerando che a fine giugno il quotidiano Marca aveva parlato di un Luis resosi irreperibile, con l’Atletico comprensibilmente furibondo, mentre successivamente – rientrato il caso – il laterale in ritiro è stato sostanzialmente emarginato e costretto ad allenarsi con le riserve, tra le contestazioni degli aficionados,  in attesa che si perfezionasse il suo approdo a Stamford Bridge: ci tornerà da padrone di casa Filipe, dopo aver regalato una grande amarezza ai suoi nuovi tifosi in occasione della semifinale di ritorno dell’ultima edizione della Champions.

Ripercorrendo in sintesi le tappe salienti che hanno sin qui contraddistinto la carriera del nostro personaggio del giorno, Filipe Luís Kasmirski (munito anche di passaporto polacco e italiano), nasce a Jaraguá do Sul il 9 agosto del 1985 e cresce calcisticamente nelle giovanili della Figueirense. Dopo un fugace passaggio all’Ajax (senza esordire con la maglia dei Lancieri), il suo cartellino viene rilevato dagli uruguaiani del Rentistas di Montevideo, che lo cedono in prestito prima al Real Madrid Castilla e poi, con diritto di riscatto, al Deportivo La Coruña. Proprio in Galizia l’esterno carioca si consacra tra i migliori cursori di fascia, guadagnandosi l’acquisizione a titolo definitivo da parte del Depor.

Nell’estate del 2010, dopo aver recuperato dalla frattura del perone occorsagli il gennaio precedente (in seguito ad uno scontro con il portiere dell’Athletic Bilbao Iraizoz), saluta il Riazor dopo 135 partite e 8 reti: il 23 luglio, infatti, l’Atletico Madrid ne annuncia l’acquisto per una cifra (mai resa nota) oscillante tra i 12 e i 14 milioni di euro.

Nell’arco di un quadriennio arrivano trionfi in serie: 1 Coppa del Re, 2 Supercoppe UEFA, 1 Europa League e, appunto, la Liga 2013-14. Decisamente tanta roba per un semplice – quanto valorosissimo – terzo incomodo rispetto alle due tradizionali big del calcio spagnolo, Real e Barcellona.

Alla soglia dei 29 anni, dopo aver collezionato 180 presenze e 5 gol con la casacca Rojiblanca, Filipe Luis spicca un altro salto in alto, le sue scorribande sull’out mancino faranno le fortune dei Blues. Lo Special One è stato accontentato, la Premier da qualche ora ha un protagonista in più.