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FILIP HELANDER, IL MURO SVEDESE PER IL VERONA

23.07.2015 | 11:30

Alla base di una buona squadra di calcio ci deve essere la difesa. Granitica, di spessore, di qualità. Col giusto mix di esperienza e linea verde.

L’Hellas Verona si sta muovendo in questa direzione sul mercato per accontentare il tecnico Mandorlini e regalargli gli elementi più adatti al suo sistema di gioco. E perché no, anche per portare in Italia giovani talenti pronti ad esplodere.

Filip Helander risponde a tutti questi requisiti. E’ giovane (nato nel 1993), ha un fisico imponente (84 kg per 192 centimetri), possiede ottime qualità tecniche ed è un vincente. Si, un vincente. Nonostante la giovane età.

Helander, infatti, è stato uno dei protagonisti dell’ultimo Europeo Under 21 in Repubblica Ceca vinto dalla sua Svezia. In quella circostanza, il difensore centrale si è messo in luce ed ha attirato le attenzioni di Riccardo Bigon, che in quanto a giovani se ne intende eccome, che l’ha immediamente bloccato e messo a disposizione del suo Verona. Nulla da dire, davvero un gran colpo per l’Hellas, per il presente ma soprattutto per il prossimo futuro.

Si pensi che tra gli addetti ai lavori è considerato uno dei difensori più promettenti d’Europa, e questo fa aumentare ancor di più i complimenti alla società scaligera. Linea verde di qualità come vero e proprio must per il mercato estivo dell’Hellas. Prima di Helander, sono arrivati Claudio Winck e quel Federico Viviani preso dalla Roma, gran protagonista a Latina nell’ultima stagione. Ne vedremo delle belle.

Ma conosciamo meglio il giovane Filip, il muro svedese a disposizione di Mandorlini. E’ cresciuto calcisticamente in alcune squadre giovanili nel circondario di Malmoe, la sua città natale, quali Kvamby IK e Husie IF. L’avvio al calcio professionistico arriva proprio con la maglia biancazzurra del Malmoe, con la quale ha debuttato il 17 ottobre del 2011. Un anno più tardi, nel mese di luglio del 2012, Helander firma il suo primo contratto di durata triennale: da quel momento, diventa titolare inamovibile della squadra.

Nel 2013 vince l’Allsvenksan (il massimo campionato svedese) totalizzando solo 18 presenze, considerati alcuni guai fisici che l’hanno dovuto tenere giocoforza lontano dal campo. Nella stagione successiva, oltre a conquistare nuovamente lo scudetto, gioca anche la fase a gironi della Champions League e segna il suo primo e, finora, unico gol con il Malmoe nel 3-0 contro il Norrkoping, in campionato.

Le grandi prestazioni con il club regalano ad Helander la prevedibile convocazione in Nazionale. Dopo qualche apparizione nell’Under 17 e nell’Under 19, Filip conquista la Nazionale Under 21 diventandone un punto fermo. Titolare fisso nel recente Europeo, entra a partita in corso solo nell’ultima sfida del girone eliminatorio contro il Portogallo, a qualificazione in semifinale ottenuta. Poi il trionfo. Ed ora il Verona.

La nuova avventura in Italia è iniziata. Il muro svedese è pronto ad annientare gli attacchi avversari. 

 

Foto: svenskfotboll.se