Ferrara: “Questa Juve nella compattezza ricorda la nostra”
22.10.2024 | 09:48
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Ciro Ferrara, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha parlato della nuova Juventus di Thiago Motta e ha fatto paragoni con la sua esperienza passata in bianconero.
“Questa Juve nella compattezza ricorda la nostra. I bianconeri hanno cominciato bene, come facemmo noi. Ma qualsiasi paragone con la Juventus 1996 dipende dal risultato finale, che fa la differenza. Quindi bisogna aspettare”.
Su Motta: “L’impressione è che Motta sia pacato in pubblico, ma focoso nello spogliatoio. Proprio come Lippi. Le incavolature di Marcello le ho vissute in prima persona. Thiago non lo conosco, ma da fuori me lo immagino così. Nella Juve 1995-96 tutti lavoravamo per non prendere gol. Il merito maggiore era degli attaccanti: Ravanelli, Vialli e Del Piero si sacrificavano tantissimo e per noi difensori era tutto più semplice. Questa compattezza di squadra, anche nella riconquista del pallone, la rivedo nella Juve di Motta. Però…Noi nel 1996 eravamo una squadra ed un gruppo ben definito, reduce dalla vittoria dello scudetto dell’anno prima”.
Riguardo le difficoltà incontrate: “La Juve è all’inizio di un nuovo ciclo dopo la rivoluzione estiva. Il fatto di incassare pochi gol è molto positivo, soprattutto perché è evidente che tutta la squadra sia coinvolta nella fase difensiva. Ma soprattutto a centrocampo deve ancora trovare una struttura definita a livello di uomini. I titolari del Napoli e dell’Inter si conoscono, quelli della Juve non ancora. il successo di Lipsia è stato importante per lo spirito e il coraggio. Ma non sottovalutate la vittoria sulla Lazio. I successi sofferti sono quelli che fanno più godere una squadra”.
Foto: Ciro Ferrara uefa.com