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FEDERICO FAZIO, BALUARDO DEL SIVIGLIA

13.04.2014 | 08:02

Le sue quotazioni sono in deciso rialzo nel borsino del calciomercato anche perché, in questo periodo storico, trovare difensori centrali validi a costi ragionevoli è davvero un che di raro. Federico Fazio è attualmente sotto contratto con il Siviglia fino al 30 giugno del 2018 ma, stando alle cronache locali, l’estate scorsa – in sede di rinnovo – l’entourage dell’argentino avrebbe posto come condicio sine qua non l’abbassamento della clausola rescissoria, da 40 a soli 10 milioni di euro. E, a quanto pare, sarebbe stato accontentato dalla società all’epoca presieduta da José Maria Del Nido, oggi dietro le sbarre per una storia di corruzione e appropriazione indebita. Il club andaluso, ben sapendo che avrebbe perso le stelle Jesus Navas, Negredo e Kondogbia, doveva pur trattenere qualcuno per evitare di scatenare le ire dei tifosi. Non ci sono conferme ufficiali in merito all’ammontare dell’importo: lo stesso agente del baluardo, espressamente interpellato in merito qualche giorno fa, ha glissato specificando che non gli sarebbe stato possibile svelare l’arcano. La cifra però dovrebbe sostanzialmente essere quella e, con ogni probabilità, in occasione della prossima sessione estiva svariati club di alto lignaggio saranno disposti a versarla. Fazio deve soltanto sfogliare la margherita, tenendo presente che alta è la considerazione nutrita nei suoi confronti in Inghilterra dove Liverpool, in primis, Everton e Arsenal hanno manifestato interesse per le sue prestazioni. È invece uscito dal novero delle pretendenti il Barcellona, segnalato da tempo sulle sue tracce: El Tata Martino dovrà farsene una ragione, a meno che i blaugrana non riescano a vincere il ricorso contro il blocco del mercato imposto dalla FIFA. Per completare il quadro, va ricordato che il solido specialista recentemente è stato accostato dalla stampa spagnola anche a Napoli e Fiorentina, scenario verosimile quest’ultimo conoscendo la predilezione del responsabile dell’area tecnica viola, Eduardo Macìa, per il mercato iberico, dal quale ha già pescato calibri del livello di Pepito Rossi, Borja Valero, Gonzalo Rodriguez e Joaquin. Fermo restando che anche l’asse tra i partenopei e la Liga è tra i più bollenti. Oltretutto El Gigante, utilizzabile ove necessario anche come schermo davanti la difesa, è munito di passaporto italiano, particolare evidentemente rilevante ai fini di un eventuale tesseramento da parte di società nostrane.

Federico Julian Fazio nasce a Buenos Aires il 17 marzo del 1987 e la sua storia calcistica, in patria, è legata ai colori del Ferro Carril Oeste dove cresce a livello giovanile, percorrendo tutta la trafila fino ad arrivare alle soglie della prima squadra, con cui debutta nell’agosto del 2005. Dopo un biennio, chiuso con 48 apparizioni e 3 gol all’attivo, per Federico è già tempo di lasciare l’Argentina. Ad attenderlo c’è un aereo per la Spagna: è il Siviglia a fare l’affare, versando nel gennaio del 2007 ottocentomila euro nelle casse del sodalizio di Caballito – barrio di Baires – militante in Nacional B. Il ventenne prospetto viene spedito nella filial Atletico Siviglia, contribuendo alla prima promozione in Segunda División dei canterani, ma già nel finale di stagione viene chiamato tra i grandi per la semifinale della coppa nazionale contro il Deportivo La Coruna. Qualche mese dopo arriva il trionfo nel Mondiale under 20, tanto per intenderci era la Selecciòn dei Messi, Di Maria, Aguero e Lavezzi, che l’anno dopo concesse il bis alle Olimpiadi di Pechino. Al rientro dalle vacanze altra grande soddisfazione, questa volta a livello di club: la Supercoppa di Spagna vinta contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu. Da lì in poi Federico non è più uscito dal radar dei tecnici alternatisi all’ombra del Sanchez Pizjuan e, fino ad oggi, sono 180 le presenze, con 14 gol a referto, totalizzate indossando la camiseta dei Nervionenses. In bella mostra nella bacheca dello specialista vi è anche la Coppa del Re conquistata nel 2010, ma adesso in Andalusia si sogna l’Europa League dopo che gli uomini di Emery hanno spazzato via il Porto nel ritorno dei quarti. Bisognerà però fare i conti con la Juventus di Antonio Conte, vogliosa di tornare ad assaporare la gioia di un successo continentale dopo tanti, troppi anni.