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FABIAN JOHNSON, VALORE AGGIUNTO PER IL GLADBACH

29.11.2015 | 09:25

È vero che la storia non si fa con i “ma” e con i “se”, però consentitecelo ugualmente: se Lucien Favre avesse avuto a disposizione Fabian Johnson nella prima parte di stagione, forse oggi sarebbe ancora in sella al Borussia Moenchengladbach, la nobile decaduta del calcio tedesco che nell’arco di un quadriennio aveva riportato a livelli di competitività più consoni al suo blasone. Certo, l’epoca aurea degli Heynckes, Vogts e Simonsen, quando si vincevano Coppe e Bundesliga in serie, restava un miraggio al Borussia-Park, ma già l’aver riconquistato la possibilità di disputare la Champions League ha rappresentato un successo per il tecnico svizzero tutto pane e 4-4-2. Le cose sono andate diversamente: Favre ha rassegnato responsabilmente le dimissioni dopo l’avvio shock in campionato, con cinque sconfitte in altrettante partite, accomunate tutte – tranne la prima – dall’assenza per infortunio di Johnson, l’esterno che lui stesso aveva definitivamente trasformato da difensivo in offensivo, facendolo specializzare da ficcante ala all’interno del classico ma sempre redditizio 4-4-2.Poco male nel complesso per il Gladbach, che grazie all’avvento (rectius promozione dalle giovanili) in panchina di Andrè Schubert ha iniziato a marciare a ritmo forsennato, basti pensare che fino a ieri i Fohlen in Bundesliga avevano tenuto l’andatura del Bayern Monaco rullo compressore (!), dal momento che venivano da ben sette vittorie e un pareggio. Nella tana dell’Hoffenheim è maturato uno spettacolare 3-3, assolutamente nel segno del nostro personaggio del giorno, mattatore indiscusso con la doppietta che ha aperto e chiuso le marcature. Il miglior modo per chiudere una settimana che lo aveva già visto sugli scudi in Champions, 1 gol e 1 assist nell’altrettanto pirotecnico 4-2 rifilato al Siviglia che, salvo sorprese, dovrebbe consentire al Borussia di proseguire la stagione internazionale in Europa League. A voler tacere del fatto che, nella massima competizione continentale per club, aveva segnato anche alla Juve.

Tornando alla sfida di ieri, per Fabian non era certo una partita come le altre, posto che tornava proprio nello stadio che l’aveva visto protagonista prima di questa esperienza in bianconeroverde. Già, perché il Gladbach lo aveva prelevato a parametro zero (il buon mercato va sempre elogiato) proprio dall’Hoffenheim nell’estate del 2014. E Johnson ha trovato il modo per farsi rimpiangere ancor di più dai suoi vecchi tifosi: pregevolissimo il taglio al 5’ del primo tempo con il quale ha dettato il passaggio a Dahoud, in modo da freddare Baumann in uscita con un perfetto destro in diagonale; letale nello sfondare all’87’ sulla destra, ben imbeccato da Raffael, per poi mettere a sedere due avversari con una finta e insaccare di sinistro sotto la traversa. Esecuzioni in linea con la versatilità di un ambidestro in grado di giostrare – e fare la differenza a suon di cross e inserimenti – su entrambe le fasce.

Volendo ripercorrere in breve le altre tappe che hanno sin qui caratterizzato la carriera del 27enne laterale, va detto che Fabian, nato a Monaco di Baviera l’11 dicembre del 1987, dopo aver sgambettato da bambino nella scuola Sportfreunde München, ha legato la sua storia a quella del Monaco 1860 per tredici lunghissimi anni. Dal 1996, anno di ingresso nel settore giovanile della seconda squadra bavarese, al 2009, quando salutò la compagnia dopo le prime tre stagioni da professionista. Infelice comparsa nel successivo biennio al Wolfsburg, titolare pressoché inamovibile con Hoffenheim ed a Moenchengladbach, ve ne abbiamo già parlato. In totale sono 323 le presenze totalizzate sin qui in gare ufficiali, con 19 gol e 38 assist all’attivo, numeri – questi ultimi – che stanno lievitando proprio in questa stagione (già 5 reti e 2 assist nelle varie competizioni). A livello di Nazionale, invece, lo specialista, dopo aver percorso tutta la trafila delle rappresentative minori, fino alla Germania Under 21, nel 2011 ha scelto di accettare la proposta di Jurgen Klinsmann e di vestire quindi la maglia degli Stati Uniti, con cui è già sceso in campo 40 volte. Ora però Fabian Johnson è massimamente concentrato sul suo club, ormai per il Gladbach è un valore aggiunto. 

Foto: 90min.com