Esclusiva: Zamparini-Reja, ecco cosa si sono detti
08.10.2014 | 00:05
La forma è opinabile, arriveranno smentite, ma Zamparini è fatto così. La forma non gli interessa. Mette gli allenatori sulla graticola, dimenticando (come nel caso di Beppe Iachini) che forse bisognerebbe usare un metodo diverso, soprattutto se consideriamo che si tratta della stessa persona reduce da un grande lavoro in serie B. E che in A ha bucato una sola partita a livello di prestazione, quella di Empoli prima della sosta. E proprio dopo Empoli Zamparini è andato in tilt, ha pensato al ritiro in vista della gara con il Cesena, ha barcollato su Iachini (un classico) e poi ha deciso di andare avanti. Chi lo conosce bene garantisce che lo abbia fatto semplicemente perché non ha trovato subito la disponibilità dell’eventuale sostituto. Fino a quando non ha parlato con Edy Reja, suo vecchio amico, gli ha spiegato la situazione, gli ha detto di avere paura e che a Iachini concederà un’altra possibilità. Reja, inizialmente abbastanza restio, gli ha risposto che seguirà la vicenda, compresa la partita col Cesena, dando come minimo una disponibilità di massima a riparlarne. Se non qualcosa in più. Ripetiamo: smentiranno, normale che vada così, ma oggi Reja guida il gruppetto degli eventuali candidati alla panchina in caso di svolta. Ora Iachini deve ritrovare il Palermo e fare risultato contro i romagnoli. Altrimenti il vulcano Zamparini esploderà senza limiti. Un classico, purtroppo, su questi schermi. Augurando tutto il bene possibile a chi – l’attuale tecnico – ha sempre lavorato con impegno, profitto e dedizione assoluta.