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Esclusiva: Dybala, perché Zamparini è prigioniero

12.02.2015 | 00:20

Un situazione talmente intricata che sarà complicato trovare la soluzione giusta. Paulo Dybala e il Palermo: un rinnovo, rispetto al contratto in scadenza nel 2016, che non arriva e che ha fatto arrabbiare non poco Maurizio Zamparini. Le ultime dichiarazioni sono stati eloquenti, della serie: non riconosco più Dybala, non è più quello di prima. Come se qualcuno lo stesse condizionando nelle scelte, come se l’attaccante avesse deciso di non prolungare per altri motivi. C’è un antefatto, molto importante, ovvero un contenzioso in corso con chi aspetta arretrati per otto milioni abbondanti, gran parte dell’operazione chiusa nel 2012 dal Palermo. Zamparini ha pagato circa 4 milioni all’Instituto, vecchio club di Dybala, ma non gli altri otto abbondanti che avrebbe dovuto tra commissioni, eventuali e varie. La novità è che all’interno di questa cifra c’è circa un milione che avrebbe dovuto ottenere lo stesso Dybala a titolo personale, nel rispetto di vecchi accordi. E questa situazione ha irrigidito non poco Paulo, creando uno strappo difficilmente ricucibile. Oggi Zamparini è prigioniero, a queste condizioni sarà complicato arrivare a un accordo. Molto complicato. A meno che il patron non decida di ottemperare rispetto a quanto gli chiedono sul pregresso. Ma non basterebbe dare il milione che spetta a Dybala? No, perché poi diventerebbe automatico saldare il resto. Insomma, un ginepraio. E così chi assiste l’attaccante (Triulzi), a meno di clamorose novità, ha tutto l’interesse ad arrivare a giugno, ovvero a un anno dalla scadenza. A quel punto Zamparini sarebbe definitivamente spalle al muro: accontentarsi di una quindicina di milioni, bene che vada, oppure rischiare di perderlo alla Munoz nel gennaio 2016. I club italiani possono sperare? La Roma ha ottimi rapporti con Mascardi (vedi operazione Iturbe), la stessa Juve potrebbe pensarci. Ma dipenderà anche dal tipo di rendimento che avrà Dybala in questa seconda parte della stagione: se continuasse a segnare e stupire, la soluzione all’estero – con pagamento cash – sarebbe da tenere in considerazione. Ma, in assenza di rinnovo, non alle cifre che chiede oggi il numero uno del Palermo, circa 40 milioni! Ecco perché Zamparini sbuffa: ha capito di essere prigioniero di una situazione complicatissima.