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Esclusiva: Due strategie per una sola Juve

21.05.2014 | 00:20

Un vertice di mercato per ripartire più forti di prima. Antonio Conte e la Juve vanno avanti senza prolungamento, la scadenza resta fissa a giugno 2015, bisognerà vedere se ci saranno i presupposti per il rinnovo. Al momento tutto fermo, il mercato sarà fondamentale. Ora bisognerà fare in modo che le due strategie (quella della società e quella dell’allenatore) portino a una sola Juve, comunque forte e competitiva. Dall’osservatorio di Conte: ci vorrebbe un difensore di provata esperienza europea come Hummels, andrebbe bene Ranocchia mentre Paletta sarebbe un rinforzo ben accetto ma senza i requisiti di Hummels, chiaramente. Gli esterni offensivi devono essere di primo livello: Sanchez, Cuadrado, Di Maria e Nani in prima fila, subito dopo Candreva e Lulic. Per Cuadrado e Di Maria sarà una partita complicata, a patto che la Juve non decida di cedere un pezzo da novanta. Sì al sacrificio di un centrocampista (anche se scendono le quotazioni di Vidal, dopo l’annuncio di Conte relativo alla sua permanenza per la prossima stagione), ma a patto che tutta la squadra – con quel sacrificio – faccia un salto di qualità enorme. Per passare al 4-3-3 ci vorrebbe un esterno dello spessore di Kolarov che il City per ora si tiene stretto pur avendo un contratto in scadenza tra un anno (però mai sottovalutare l’ipotesi rinnovo, stiamo parlando di un club forte che si sta già attivando per trattenere Dzeko). Accadrà qualcosa anche in attacco, a prescindere da Sanchez: possibile il ritorno di Gabbiadini, a meno che non diventi una contropartita importante per raggiungere qualche obiettivo, mentre Berardi è destinato a restare a Sassuolo (rinnovo della compartecipazione) a meno che non arrivi una grande proposta dall’Inghilterra dove il ragazzo classe ’94 è ben monitorato. Occhio alla soluzione Morata, se dovesse essere perfezionato qualche affare con il Real. Dall’osservatorio della società: tre-quattro investimenti onerosi senza uscite sarebbero impossibili. E’ stato proposto Evra, una soluzione che non riscalda Conte. I discorsi per Nani sono stati avviati da mesi, si aspetta il placet definitivo dell’allenatore per perfezionarli. Occhio a Pereyra, bloccato diversi mesi fa: piace molto perché ha personalità ed è molto bravo negli inserimenti senza palla. Ma la sostanza è un’altra: due strategie diverse, quelle di Conte e della dirigenza, con il chiaro intento di trovarne una sola. Magari non per una Juve stellare, ma più competitiva rispetto a quella attuale. Soprattutto in chiave europea. Lavori in corso, presto entreremo nel vivo.