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Emery, il futuro e gli squali del mercato

23.05.2014 | 16:05

Unai Emery è un allenatore bravo, importante e che il Siviglia vorrebbe trattenere a maggior ragione dopo l’eccellente stagione culminata nella conquista dell’Europa League. Ieri qualcuno lo ha accostato al Milan e si è verificata quella classica scena che purtroppo ogni tanto capita: chi non ha dato la notizia se ne è attribuito la paternità, chi l’ha data è stato segregato in un cantuccio. All’interno della stessa parrocchia, troppo divertente. La legge del pesce forte che mangia il pesce piccolo, gli squali di mercato che vivono di raggiri e che oscurano i portatori di borracce, anche quando i portatori meriterebbero maggior visibilità. Forse anche rispetto: le fonti sono fonti, andrebbero tutelate sempre, ma gli squali non pensano a nulla, al massimo diventano rossi di vergogna per altri motivi. Lo scorso inverno era accaduta la stessa cosa a posizioni invertite: il pesce più grande aveva mandato D’Ambrosio verso il Milan, il pesce più piccolo c’era cascato e lo aveva ufficializzato “sarà un calciatore rossonero”. Poi D’Ambrosio è andato all’Inter, dettagli…