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EMANUELSON, LA DISPERAZIONE DEL VERONA

04.01.2016 | 10:28

Per la serie “a volte ritornano”. Ieri l’ufficialità, oggi la presentazione: Urby Emanuelson riparte da Verona. Dopo le avventure italiane di Milan, Roma e Atalanta, l’olandese cresciuto tra i tulipani rossi si accinge ad affrontare un’esperienza italiana dalla prospettiva diversa rispetto alle altre: l’Hellas Verona, ultimo in classifica, ha bisogno di risollevarsi e trovare la forza di lottare per mantenere vivo il sogno Serie A.

Una vita nell’Ajax per il giovane olandese classe ’86: nelle giovanili dei biancorossi fino al 2004, approda in prima squadra nell’aprile del 2005 nella partita vinta dall’Ajax contro l’AZ Alkmaar per 4-2. L’anno dopo è già titolare e occupa il ruolo di terzino sinistro nella squadra vincitrice di Coppa e Supercoppa d’Olanda, trofei che farà nuovamente suoi nelle stagioni successive. Premiato come miglior talento di Amsterdam nel 2006, anno in cui trionfa con la Nazionale minore agli Europei Under 21 e debutta con la Nazionale maggiore, Emanuelson gioca da terzino sinistro nelle sue prime stagioni con i Lancieri, per poi avanzare a centrocampo dopo aver mostrato alcuni limiti in fase difensiva. Nell’Ajax, squadra in cui vanta 260 presenza e 22 gol, la sua avventura prosegue sotto la guida di Marco van Basten, il primo a cucire addosso al giocatore il ruolo di ala che ricopre alla grande, risultando spesso e volentieri tra i migliori, soprattutto in fase di spinta. Con Frank De Boer, gioca anche da esterno alto nel trio d’attacco. Insomma, il dono della duttilità non gli manca di certo. Arricchito il palmares di altri trofei, il giocatore parte alla volta di Milano sponda rossonera. Anche qui la sua avventura comincia nel modo migliore: dopo una stagione condita dalla vittoria di Scudetto e Supercoppa e la seconda passata a rincorrere, sebbene invano, la Juventus, nel gennaio del 2013 passa in prestito secco al Fulham fino a fine stagione. Con 13 presenze e una rete all’attivo in Premier League, Emanuelson ritorna al Milan raccogliendo 33 presenze stagionali: a fine stagione, però, i rossoneri non rinnovano il contratto al giocatore che rimane svincolato dal 1 luglio 2014. Dieci giorni più tardi viene ingaggiato dalla Roma con cui firma un contratto annuale: l’esperienza, tuttavia, si rivelerà una chimera. Totalizzando appena 2 presenze in giallorosso, Emanuelson ha voglia di giocare e accetta così la corte dell’Atalanta in cui si trasferisce a titolo definitivo nel gennaio 2013. Con i nerazzurri di Bergamo gioca in totale 9 gare, lasciando la squadra da svincolato l’estate successiva. Nei mesi a seguire, Urby si è allenato da solo al centro sportivo del Milan nell’attesa di trovare una sistemazione. Dopo un periodo di prova all’Hellas, lasciando il segno nell’ultima amichevole, il giocatore ha convinto il tecnico e la dirigenza che è pronta a regalargli una nuova chance nella massima serie.

Alla corte di Delneri, Emanuelson potrebbe giocare da esterno alto, laterale di difesa, ma anche centrocampista. Essendo dotato di grande dinamismo e qualità, ha indubbiamente caratteristiche più offensive che difensive ma il fatto che all’occorrenza possa ricoprire più ruoli lo rende un vero e proprio jolly dal punto di vista tecnico. Nella sua lunga carriera, di fatto, Emanuelson ha giocato praticamente ovunque: partito come attaccante da giovanissimo, coi Lancieri è stato utilizzato come trequartista prima di diventare un centrocampista di fascia sinistra ed eventualmente anche di destra. Se consideriamo pure le giovanili, è stato impiegato anche nel ruolo di centrale di difesa e successivamente da terzino. Lui si definisce un giocatore di centrocampo, dichiarando di trovarsi più a suo agio nella fascia mediana del terreno di gioco, ma la sua duttilità gli permette di guadagnarsi spesso un posto in squadra.

Insomma, mettetelo ovunque, l’importante è che giochi. Con la speranza che il suo contributo possa essere essenziale per i sogni di rimonta dell’Hellas. Dopo Amsterdam, Milano, Roma e Bergamo che il capitolo Verona abbia inizio. Pur dovendo fare i conti con una classifica compromessa. Emanuelson sembra la classica mossa della disperazione.

 

 

 

Foto: sito ufficiale Hellas Verona