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Elezioni Figc, sfida all’ultimo voto tra Abodi e Tavecchio: oggi il giorno della verità

06.03.2017 | 00:10

Tra poche ore si conoscerà il nome del nuovo presidente della Federazione italiana gioco calcio, che verrà eletto tra i due candidati Carlo Tavecchio (presidente in carica) e Andrea Abodi (dimissionario presidente della Lega B). Oggi, 6 marzo, dunque, la parola finale con le elezioni della Federcalcio che si terranno all’Hilton Rome Airport di Fiumicino. A decidere il nuovo presidente della Figc saranno 279 delegati: la Serie A (con il 12% dei voti), la Serie B (5%), la Lega Pro (17%). Stessa soglia assegnata alla Lega nazionale dilettanti (34% dei voti). Pesano notevolmente anche i voti dei calciatori, il 20%. Ai delegati dei tecnici, invece, spetta esattamente la metà dei calciatori: il 10%. C’è infine il voto degli arbitri che pesa soltanto il 2% del totale. Ma nonostante la percentuale bassa si tratta di un voto sempre meno trascurabile visto che i due candidati alla presidenza della Figc fino al 2020 sono sempre più appaiati, con Tavecchio leggermente favorito su Abodi, secondo le ultime indiscrezioni. Sarà eletto presidente al primo turno chi ottiene tre quarti dei voti, al secondo chi ne ha due terzi, al terzo scrutinio basta la maggioranza assoluta dei voti. Di seguito il programma dei due candidati punto per punto:

TAVECCHIO:

• Serie A con 20 squadre con 2 retrocessioni (risparmio di 30 milioni da reinvestire in B e Lega Pro).
• Serie B a 20 squadre con 2 promozioni e 3 retrocessioni.
• Lega Pro con 40 squadre divise in due gironi
• Apertura alle seconde squadre dei club di A in LegaPro, a patto che non abbiano diritto di voto e che le seconde squadre non siano coinvolte in promozioni/retrocessioni
• Apertura di altri 180 centri federali territoriali nel prossimo quadriennio: saranno impiegati 1200 tecnici con un budget annuale di 10 milioni
• Introdurre il regime di fair play finanziario dalla stagione 2018/2019

ABODI:

• Riforma campionati sulla base della concertazione privilegiando parametri qualitativi a quelli quantitativi
• Ammodernamento degli stadi sulla base dell’esperienza di B-Futura
• Revisione della giustizia sportiva con uso della tecnologia per snellire le procedure
• Modifica dei criteri per la responsabilità oggettiva qualora le società abbiano adottato modelli organizzativi idonei a prevenire illeciti
• Valorizzazione del brand per incrementare i ricavi
• Controlli più efficienti sul fair play finanziario collaborando con le Leghe

Foto: eurosport