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EDDY GNAHORE’, MUSCOLI, CENTIMETRI E IL SOGNO DELLA SERIE A

04.12.2015 | 11:58

Quando corre, lì in mezzo al campo, lo si nota subito anche se non lo si conosce. E’ inevitabile, una legge non scritta destinata a imporsi anche davanti alle platee più rinomate. Ed è proprio questo il suo obiettivo. Lui, Vhakka Eddy Stelh Gnahoré, ha da sempre nella sua testa e tra i suoi piedi un solo principale scopo: far felici i propri genitori. Con una difficile infanzia alle spalle, questo colosso classe 1993 nato in Francia ma di origini ivoriane aveva in realtà un’altra aspirazione, quella di sfondare nel campo della Moto GP. Ben presto, però, capirà che il suo talento più che su motore e serbatoio doveva rivolgersi interamente su quella magica sfera rimbalzante. Ma Villeneuve-la-Garenne, sua città natale, di calcistico ha ben poco. Così il suo primo provino lo fa con i semi-sconosciuti del C.O. Savigny, un club famoso più per il circolo di tennis che per strutture volte alla maturazione pallonara dei suoi iscritti. Le successive sei stagioni al Morangis Chilly F.C., al Centre de Formation Paris e all’LB Châteauroux lo appagheranno solo dal punto di vista personale, ma di accontentare i genitori su un possibile futuro da primattore in questo mondo proprio non se ne parla. La prima, grande, autentica sorpresa arriva in un pomeriggio qualsiasi di inizio luglio nel 2009. Qualche osservatore del Manchester City, che evidentemente bazzicava tra i campi della periferia francese, lo nota. “Perché non vieni a fare un tentativo da noi?”. E al piccolo grande Eddy sembrò che il mondo gli fosse caduto addosso. “Ma ha parlato davvero con me?”, deve essersi chiesto tra i mille pensieri che un ragazzino fa quando si trova di fronte a un’occasione simile. Sì, la strada intrapresa era quella giusta. L’autista alla guida del difficile viaggio verso il professionismo era proprio lui.
 

Due annate tra l’Under 18 del Manchester City e quella del Birmingham City. E proprio con quest’ultima sale ulteriormente di livello, guadagnandosi la conferma tra i ragazzi dell’Under 21. In un borgo metropolitano che conta oltre 1 milione di abitanti, qualcuno era andato a scovare lui in una sperduta cittadina transalpina. Un segno del destino, ovviamente. Eddy chiude la sua esperienza inglese nell’estate del 2013, svincolatosi dopo aver assaggiato l’atmosfera dell’incantevole agonismo tipico del Regno Unito. Ma il bello viene adesso. Perché la Lega Pro, e più precisamente la Carrarese, gli concedono l’opportunità di esprimersi in un contesto che magari non era quello sperato qualche anno prima, ma in cui la continuità sotto il profilo delle presenze sarà il leit motiv garantito di una tappa italiana che mai prima di allora era rientrata nel novero delle sue ambizioni. La scelta si rivela azzeccatissima: come un tipico climax di leopardiana memoria, sforna assist e grandi prestazioni a ripetizione. Merito delle sue doti fisiche imponenti: 188 centimetri di altezza, potenza da vendere, abilità nel destreggiarsi come mediano puro o come mezzala destra in un centrocampo a tre. “E non è che l’inizio”, avrà esclamato tra sé e sé man mano che acquisiva sempre più padronanza del mezzo e collezionava i complimenti degli addetti ai lavori. Un difetto su tutti? La troppa irruenza. Gnahoré nella scorsa stagione ha collezionato 8 cartellini gialli. Un dettaglio che comunque non ha evitato che qualcuno dalla serie A drizzasse le antenne e si sintonizzasse sulle sue frequenze. Anche lui deve aver sentito più e più volte quell’espressione ripetuta quasi quotidianamente dai giornalisti, “vulcanico Zamparini“, specie dopo i fatti avvenuti in conseguenza al clamoroso ko in Coppa Italia contro l’Alessandria. Che, come la sua Carrarese, milita in Lega Pro. Tra i tre messi fuori rosa dal patron del Palermo, due di mestiere fanno proprio il centrocampista (Rigoni e Maresca). Ed ecco spiegato perché l’operazione è già quasi in dirittura: sabato scorso il ds rosanero Gerolin era a Carrara per osservarlo in occasione del derby contro la Pistoiese. Un’altra grande gara fatta di muscoli, cuore e qualità. Il contratto in scadenza a giugno è un ulteriore indizio verso la sua prossima tappa siciliana: la Carrarese, per non perderlo a zero, accetterà un indennizzo che il Palermo vorrebbe da 200mila euro, ma potrebbe essere al rialzo. Eddy, la massima serie è lì pronta che ti aspetta. “Mamma e papà, finalmente sto per coronare il mio sogno: vedere il sorriso sulle vostre labbra…”.


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