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Dybala, Icardi e i messaggi a Sampaoli

01.04.2018 | 23:53

Paulo Dybala e Mauro Icardi, due attaccanti del ’93 che nelle ultime settimane sono stati sulla bocca di tutti. Ancora più del solito, a prescindere dalle loro innegabili qualità. Non ci riferiamo alle ipotesi mediatiche sul loro futuro, tra rinnovi con clausole innalzate e pasti consumati a Madrid con allegate bizzarrie. Bensì al fatto che entrambi sono stati esclusi dall’ultima tornata di convocazioni di Jorge Sampaoli. Il ct dell’Argentina, prima del match contro l’Italia, nei confronti dei gioielli di Juventus e Inter aveva utilizzato parole che nulla di buono lasciavano presagire in vista del Mondiale. Poi il condottiero albiceleste aveva corretto il tiro, lasciando aperte tutte le porte malgrado i problemi di adattamento (o incompatibilità con Messi, nel caso de La Joya) in precedenza paventati. Poi però, dopo il successo sugli azzurri di Gigi Di Biagio, è arrivata la debacle di Madrid. E il tennistico 6-1 della vergogna rimediato dalla Spagna ha proiettato il commissario tecnico sul banco degli imputati. Critiche comprensibilmente ferocissime, l’assenza di Messi – per quanto pesante – non è chiaramente bastata a giustificare simile disfatta. Tutte le scelte di Jorge sono finite sotto la lente di ingrandimento e ieri Icardi e Dybala hanno alimentato ulteriormente le riflessioni del popolo argentino. Maurito contro il non irresistibile Verona ha bussato due volte, alla sua maniera, da sovrano dell’area di rigore, raggiungendo quota 24 gol stagionali, tutti in Serie A. Paulo ha sorpreso Donnarumma con la sua rapidità di esecuzione: 18 gol in campionato, 22 complessivi. A livello di club, prospettive diverse per il rush finale: Icardi è atteso dal derby, crocevia importante in ottica qualificazione Champions. Dybala aspetta il Real allo Stadium e anche quest’anno arriva ad aprile in corsa su tutti i fronti, lanciatissimo in ottica scudetto e con una finale di Coppa Italia da giocare. Ma entrambi condividono un obiettivo personale da raggiungere nel prossimo mese e mezzo: convincere Sampaoli a portarli in Russia.

Foto: diariouno.com.ar