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DUJE COP, DALLA CROAZIA PER STUPIRE

14.01.2015 | 10:30

“So che la Serie A è un campionato duro, ma non ho paura di misurarmi in questo torneo. Vengo da una squadra abituata a vincere come la Dinamo Zagabria, non sono uno che sente la pressione. Il mio ruolo? Sono un centravanti, ma posso giocare anche come seconda punta o largo sulla fascia. Il mio idolo? Ronaldo, il Fenomeno brasiliano”. Nessun omaggio a Cristiano, freschissimo di Pallone d’Oro: Duje Cop, il cannoniere dell’est chiamato da Zola e Giulini al capezzale del Cagliari, è cresciuto adulando le gesta di Luis Nazario de Lima, il primo Ronaldo, quanto meno in ordine cronologico.

Il virgolettato riportatovi rappresenta la sintesi della presentazione andata in scena ieri, decisamente improntata all’ottimismo. Sì, perché è vero che stiamo parlando di un calciatore abituato a reggere le pressioni ma una cosa è essere condannati a vincere (la Dinamo Zagabria va per il decimo titolo nazionale consecutivo, vero e proprio record), un’altra è non tradire le aspettative alla prima grande occasione fuori dal suolo patrio, dovendo oltretutto guerreggiare per conquistare la salvezza. A voler tacere dell’evidente gap sussistente tra la Serie A e la Prva HNL.

Di certo i precedenti sono confortanti, dal momento che gli ultimi “italiani” pescati dal sodalizio presieduto da Zdravko Mamic corrispondono agli identikit di Kovacic e Vrsaljko, senza dimenticare Jedvaj (il promettente difensore che il Bayer Leverkusen sogna di riscattare dalla Roma, parola di Rudi Voeller) e, chissà, Marcelo Brozovic, nuova stella della pedata croata che, dopo esser stato seguito da numerosi altri club italiani negli ultimi due anni, sogna il Milan. Il tutto a riprova del particolare feeling instauratosi con la Dinamo sul mercato.

Figlio d’arte, il padre Davor militò nell’Empoli a fine anni 80 senza lasciare tracce, Duje nasce a Vinkovci, alle porte di Spalato, l’1 febbraio del 1990 e si forma calcisticamente nel settore giovanile del blasonato Hajduk, indossando la cui maglia disputa una quarantina di partite in campionato, cui vanno aggiunte le 38 presenze collezionate nelle due parentesi tra le file di Nacional Madeira e RNK Spalato, 38 gol totali più 27 con le rappresentative juniores (dalla Croazia Under 16 all’Under 21) prima che si concretizzi – nell’estate del 2012 – il suo trasferimento a Zagabria, dove si è consacrato definitivamente dopo una prima annata di ambientamento, chiusa con 12 segnature all’attivo. Ben 33, invece, le reti complessivamente siglate la scorsa stagione, già 12 ne aveva messe a segno in questa edizione dell’HNL (più altre 3 nei preliminari di Europa League), congedandosi con una doppietta nell’ultimo, vittorioso, match di campionato disputato il meno di un mese fa, era il 14 dicembre, contro lo Slaven Belupo.

Per ciò che concerne le caratteristiche tecniche, stiamo parlando di un centravanti esplosivo, ottimamente strutturato (187 cm per 75 kg) e in grado all’occorrenza di far reparto da solo, giocando di sponda per gli inserimenti dei compagni. A dispetto della stazza, Cop può anche muoversi lungo tutto il fronte per poi armare il potente destro, piede naturale, ma giostrando da riferimento principale può esaltare al meglio le innate doti da finalizzatore. Prossimo al compimento dei 25 anni, la punta ancora ha buoni margini di miglioramento, paradossalmente non eccelle come dovrebbe nel gioco aereo: potrebbe, dovrebbe sfruttare meglio le sue lunghe leve.

Tirando le somme, l’operazione low cost (prestito con diritto di riscatto) conclusa dal Cagliari va approvata e registrata nella categoria scommesse calcolate. La salvezza dei sardi passerà anche dai gol di Duje, che vuol stupire in Italia per entrare definitivamente nelle grazie del ct Niko Kovac, che, dopo averlo tagliato last minute dalla spedizione mondiale, lo ha fatto debuttare il 4 settembre scorso nell’amichevole contro Cipro

Foto: sito ufficiale Cagliari