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Donnarumma: “Vincere il derby dà una soddisfazione unica”

19.09.2019 | 14:51

A soli due giorni dal derby tra Milan e Inter, il portiere rossonero Gianluigi Donnarumma ha parlato a lungo delle speciale sfida stracittadina e ricordato i suoi primi passi nel club con Inzaghi e soprattutto Mihajlovic ai microfoni di DAZN: “Siamo un bellissimo gruppo. Con un nuovo allenatore è normale all’inizio un po’ di difficoltà, ma lo stiamo seguendo bene. Abbiamo fatto due vittorie su tre, pur non giocando benissimo, ma vincere aiuta a vincere e piano piano metteremo a posto anche il lato del gioco. Nei derby si va oltre a tutto: è una partita a sé, si prepara da sola, dà molta carica e molta emozione giocarla. È una soddisfazione unica giocarlo ed è ancora più bello vincerlo. Al mio esordio ero emozionato, un po’ teso com’è giusto che sia. Era un momento particolare, mi ricordo quando me lo disse Mihajlovic il giorno prima: volevo subito chiamare a casa, è stato fantastico. Sinisa mi ha chiesto se avessi paura di giocare, io risposi di no perché ero pronto, mi allenavo bene. Ero molto motivato. Faccio il mio in bocca al lupo al mister, che è un leone e ce la farà sicuramente. Spero di abbracciarlo presto. Quando lo hanno esonerato ci sono rimasto male. È una persona che ti dà tutto, anche durante le partita ti dava una motivazione in più. Con noi era diretto, se voleva dirti una cosa te la diceva in faccia, questo è il bello del mister. Avevo quattro anni quando mio fratello andava ad allenarsi con mio zio. Ho cominciato molto presto, da lì ho sempre giocato in porta. Con Antonio scherziamo sempre, prima di ogni partita mi tranquillizza e mi dice di fare quello che so fare. Ha un ruolo molto importante. Ci sono dei momenti in cui non ti viene niente e momenti in cui sei in fiducia e ti viene tutto. L’importante è lavorare sempre al massimo, non si finisce mai di imparare. Coi piedi sono migliorato molto e sono molto contento, con Giampaolo si comincia molto da dietro. Io sono arrivato qui nell’anno di mister Inzaghi. Facevo allenamento a Milanello e mi ricordo che dopo aver giocato in Primavera a Brescia, mi allenavo qui e facevo il raccattapalle a San Siro. La mia prima volta in panchina è stata contro il Cesena, ero in Nazionale, si fece male qualcuno e mi chiamò subito Galliani per dirmi che sarei andato in panchina. Fu un’emozione indescrivibile. La mia parata più emozionante è stata sull’1-0 con la Juve a San Siro, all’ultimo minuto. Il boato dello stadio è stato stupendo. È stato il più forte che abbia mai sentito“.

Foto: sito ufficiale Milan