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Dieci Locatelli ogni anno e il nostro calcio avrà un perché

03.10.2016 | 00:29

Manuel Locatelli ha vissuto un pomeriggio indimenticabile. A 18 anni è entrato, ha sostituto Montolivo, ha trovato una sassata imprendibile dalla distanza e ha spinto il Milan (in una partita fortemente condizionata da alcune decisioni arbitrali) a ribaltare il risultato contro il Sassuolo. Locatelli è un segnalato speciale da mesi e mesi: ha qualità, personalità, viene considerato un predestinato. A noi piace molto questa filosofia inaugurata da Mihajlovic in casa rossonera, quando a Donnarumma (ancora  una volta decisivo) furono date le chiavi della porta con un coraggio che tutti gli allenatori dovrebbero avere. Quelli bravi giocano sempre, a 16 come a 18 anni. In molti Paesi d’Europa a 18 anni hanno già presenze e presenze in Nazionale. Qui nessuno discute gli stranieri: quelli forti è giusto che abbiano visibilità; quelli meno bravi dei nostri diciottenni o diciannovenni è giusto che restino dove sono. E magari si potrebbe risparmiare un mucchio di soldi. Il pomeriggio di Manuel Locatelli ci è piaciuto anche per come lo ha vissuto dopo: spontaneità, genuinità, lacrime di vera gioia. Dieci storie così ogni anno, fatte innanzitutto di talento, e il nostro calcio avrà un perché.

Foto: Twitter Milan