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DEPAY, LA SCALATA CONTINUA

23.08.2014 | 09:21

Conteso da mezza Europa alla fine Depay ha deciso: prolungamento del contratto con il Psv Eindhoven e basta voci di mercato. Tottenham, Manchester United e Juventus possono cercarsi un altro esterno offensivo. Per il momento. Corteggiamento chiuso qui? Niente affatto, perché in quella che nei piani dei dirigenti olandesi doveva essere una storia a lieto fine, a metterci lo zampino è stato quel vecchio “volpone” di Louis Van Gaal. Il tecnico olandese, attualmente alla guida del Manchester United, nei giorni scorsi aveva infatti profetizzato: “Depay? Può rimanere ancora un altro anno con il Psv, poi lo porto con me ai Red Devils. Resti ancora in Eredivisie, così avrà modo di crescere ancora, poi farà il salto di qualità con noi”. Potrebbe essere questa la chiave di lettura di questa vicenda. Soltanto un particolare porta nella direzione opposta: la durata del nuovo contratto firmato con il Psv. Il club infatti nella giornata di ieri ha annunciato tramite il proprio profilo Twitter la firma sul nuovo accordo, che terminerà nel 2018. La domanda dunque sorge spontanea? E’ così sicuro Van Gaal di riuscire a portarsi via Depay? A ben pensarci gli indizi che portano in direzione Manchester sono di più. E soprattutto più convincenti. Primo: Memphis Depay ha venti anni (è nato a Moordrecht, in Olanda, il 13 febbraio 1994, i suoi genitori sono di origine ghanese) e, considerato che questa estate tutte le big di mezza Europa (Manchester United e Tottenham in pole, ma anche Real Madrid, Juventus e Inter hanno fatto qualche sondaggio) hanno acceso i propri riflettori su di lui, c’è da scommettere che la prossima estate, a campionato finito, il loro interesse tornerà di moda. Certo, dipende da come andrà il campionato di Depay, anche se i presupposti per una buona stagione ci sono tutti, anche considerando il buono score fatto registrare ai Mondiali brasiliani con la maglia della nazionale (4 presenze e 2 gol, quello firmato alla seconda giornata che ha consentito all’Olanda di superare 3-2 l’Australia e quello alla terza nel 2-0 contro il Cile). Una stagione ancora da protagonista, le pressioni delle big su un giovane che ha voglia di imporsi a livello internazionale: potrebbero bastare questi due elementi per far cambiare maglia all’esterno. Ma ci sono anche altri fattori, come dicevamo. Oltre al fatto che al giorno d’oggi i contratti dei calciatori si fanno in quattro e quattr’otto, ma si disfano anche con la stessa facilità, c’è il fattore Van Gaal. Proprio il tecnico è stato uno dei principali promotori di Depay con la maglia della nazionale al Mondiale. Non è un mistero che l’allenatore dei Red Devils lo stimi e lo segua molto, soprattutto per le sue qualità tecniche e per la sua velocità. Caratteristiche che si integrerebbero alla perfezione con il gioco offensivo del Manchester United. E così, dopo che questa estate lo stesso Van Gaal ha rivelato ai tabloid inglesi la sua “profezia” sul futuro di Depay, chissà se la prossima estate, a campionato finito, non scatti una telefonatina per convincere il suo pupillo.