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DEMBA BA: UN OVER 35 AL SERVIZIO DELL’ISTANBUL BASAKSEHIR

05.11.2020 | 13:28

Demba Ba nasce in un sobborgo di Parigi, Sèvres, il 25 maggio del 1985, 189 centimetri per 85 kg di pura potenza ed esplosività.
Forza fisica e rapidità si combinano nel suo gioco che lo rende un attaccante in grado di fare reparto da solo, molto bravo anche nel gioco aereo con una spiccata passione per le rovesciate e i gol spettacolari, in carriera ha anche svolto un ruolo di esterno.
I suoi primi passi li muove nel Port Autonome a 14 anni, successivamente Frileuse e Montrouge sono le sue squadre giovanili, non riesce a convincere nè il Lione nè l’Auxerre, si sposta in Inghilterra, dove ad un passo dalla firma col Watford, il cambio di allenatore voluto dalla dirigenza comporta la sua esclusione, il ct non punta su di lui.
Segue un’altra breve parentesi di provini prima di lasciare il Regno Unito, tutti con esito negativo.
Nel 2005 sottoscrive un contratto annuale col Rouen, il suo primo da professionista, e con la squadra di quarta serie francese segna 22 reti in 26 partite, l’anno successivo il Mouscron, in Belgio, punta su di lui, ma una rottura di tibia e perone gli fa saltare gran parte della stagione, al rientro fa 7 gol in altrettanti incontri.
Viene notato dall’Hoffenheim, che lo rileva il 27 agosto del 2007 e conquista la promozione in Bundesliga, dove esordisce con un gol ai danni dell’Energie Cottbus.
Nel 2011 viene girato in prestito al West Ham, diventandone poi un giocatore a tutti gli effetti pochi giorni dopo, il suo inizio nella squadra londinese è super, 4 centri nelle prime quattro presenze, ma non basta per raggiungere la salvezza a fine anno.
L’esperienza inglese continua a Newcastle, termina la prima stagione con 16 reti e nel gennaio del 2013 il Chelsea paga la clausola rescissoria per liberarlo, a Stanford Bridge diventa subito importante, Rafa Benitez lo preferisce a Fernando Torres, molto criticato in quel periodo perchè poco concreto nei pressi della porta avversaria.
Con Josè Mourinho non trova spazio, oltre a Torres c’è Samuel Eto’o davanti a lui, ma quando ne ha l’occasione segna e segna anche gol pesanti, come quella che ha dato la qualificazione ai Blues per le semifinali di Champions League contro il Psg.
L’ultima fase della sua carriera lo vede militare al Besiktas prima, e allo Shanghai Shenua poi, firmando un contratto faraonico con la compagine cinese, 7 milioni di euro a stagione per tre anni.
Una frattura della tibia gli fa perdere del tutto la stagione 2017-18, e nel gennaio del 2019 viene acquistato a titolo definitivo dall’Istanbul Basaksehir.
La società turca dal 2014, anno di rifondazione e del ritorno nella massima serie, è una realtà in crescita costante, si è fatta conoscere negli ultimi anni in Europa, arrivando sempre tra le prime 4 della Super Lig e giocando l’Europa League.
Nell’anno in cui si è aggiunto al team Ba, il Basaksehir ha vinto il titolo, diventando la terza squadra a riuscirci al di fuori delle tre grandi di Istanbul (Fenerbahce, Galatasaray e Besiktas).
E’ nazionale senegalese e gioca 22 partite mettendo a segno 4 reti.

L’attaccante di Sèvres ha aperto le marcature nell’incontro di Champions League di ieri sera contro il Manchester United, divenendo il secondo giocatore africano più anziano a riuscirci (35 anni e 163 giorni), davanti a lui solo Didier Drogba che mise a segno il suo ultimo a 36 anni e 259 giorni.
Un contropiede pazzesco nel quale il 35enne ha praticamente percorso tutto il campo prima di superare il portiere Henderson. Il Basaksehir ha poi vinto l’incontro per 2-1, lasciando aperte delle speranze per un possibile passaggio del turno, o quantomeno la possibilità di centrare il terzo posto, che significherebbe Europa League, in un girone di fuoco con Manchester United, Psg e Lipsia.
Si è parlato spesso di una sua volontà di giocare nella nostra Serie A e molte squadre lo inserivano nei loro taccuini di mercato, ma non si è presentata forse l’occasione giusta.
Dopo la denuncia di aver subito cori razzisti da parte di Lukaku, dalla Turchia Ba ha tuonato così: “Questa è la ragione per cui ho deciso di non giocare mai là quando ho potuto… E a questo punto spero che tutti i giocatori di colore vengano via dalla Serie A! Sicuramente non fermerà la loro stupidità e l’odio, ma almeno non influenzeranno le altre razze”.

Il suo talento è stato apprezzato in Francia, Belgio, Germania, Inghilterra, Cina e adesso la sua tenacia ed esperienza sono a disposizione del club di Istanbul, da Over 35 è alla ricerca del secondo titolo nazionale turco e di far diventare grande il club anche in Europa.

 

 

Foto: superstarz.com