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DAVY KLAASSEN, L’ENNESIMA STELLA DI CASA AJAX

30.07.2015 | 12:20

Partiamo dalla stretta attualità. Mercoledì 29 luglio 2015. Rapid Vienna-Ajax, andata del terzo turno preliminare di Champions League. Partita fondamentale per l’accesso ai playoff della massima competizione europea. Tra i vice-campioni di Olanda si mette in luce un ragazzo di 22 anni, tale Davy Klaassen. Sua la doppietta che permette ai Lancieri di portarsi facilmente sul 2-0 nel primo tempo. Nella ripresa, l’Ajax si addormenta e il Rapid ne approfitta, raggiungendo l’insperato pareggio che regala più speranze in vista del ritorno all’Amsterdam Arena.

I titoli, nei quotidiani odierni, sono però tutti rivolti a questo ragazzo di 185 cm per 79 chilogrammi, ennesimo talento della scuola calcio dell’Ajax. Un talento cristallino, puro. Come tanti usciti dalla cantera più famosa d’Olanda e non. Un talento che ha rischiato tanto, forse troppo, per via di un fastidioso infortunio all’inguine che ne ha condizionato gran parte del rendimento nelle ultime stagioni.

Ma Klaassen è stato bravo a resistere, a curarsi, ad avere pazienza e ad allenarsi con costanza e serietà. Perché alla fine, quando hai queste caratteristiche, la fortuna ti premia. E il talento ti fa raggiungere i traguardi prefissati.

Ma andiamo con ordine. Davy Klaassen nasce il 21 febbraio 1993 a Hilvesrum, nell’Olanda settentrionale. Le sue prime esperienze da calciatore sono nelle squadre giovanili dell’HVV de Zebra’s e dell’HSV Wasmeer. Poi, nel 2004, il grande salto nell’Ajax.

Il primo contratto da professionista lo firma nel 2009 e lo lega ai Lancieri per 3 anni, fino al 2012. Proprio nel 2009, Klaassen vince la Scarpa d’Oro come miglior giocare del Torneo AEGON Future Club vinto dalla squadra B1 dell’Ajax: in quell’occasione segna anche due gol al Milan. Un predestinato.

Nel 2010/2011 passa alla selezione A1, dove mette a segno 13 gol in 17 partite. L’anno successivo si mette ancora in luce con 10 gol in altrettante presenze, prima di trasferirsi definitivamente nella squadra corrispondente alla nostra Primavera.

Già in quegli anni, Klaassen era considerato un fenomeno, basti pensare che i tifosi dell’Ajax gli avevano riservato addirittura un coro personalizzato. Con la squadra Primavera partecipa alla NextGen Series (la Champions League Under 19) e la trascina fino alla finale, perdendo poi con i pari età dell’Inter guidati allora da Andrea Stramaccioni.

Il suo estro si mette in mostra definitivamente: centrocampista elegante, piedi raffinatissimi, visione di gioco fuori dal comune. Novembre del 2011 è davvero il mese perfetto: prima viene chiamato in prima squadra da Frank De Boer, poi il 22 debutta in Champions League e 27 l’esordio in Eredivisie, Klaassen ha tutto per sfondare.

Ma proprio nel momento del (quasi) massimo splendore, arriva l’imprevisto. L’infortunio.  Per colpa di un adduttore maledetto arriva uno stop di 3 mesi. Ricadute, cure, ospedali tra Olanda e Spagna: la stagione è rovinata. Ma Klaassen è più forte e riesce a tornare. Meglio di prima.

A maggio del 2012 vince la sua prima Eredivisie concludendo la stagione con 8 presenze e un gol. I fastidi muscolari tornano a bussare alla sua porta anche nella stagione successiva, ma riesce comunque a dare il suo contributo nella vittoria del campionato a maggio 2013.

Nelle due stagioni successive, Klaassen diventa un giocatore inamovibile per De Boer: 2013/2014, 11 gol in 36 partite tra campionato e Coppe. 2014/2015, 44 presenze e 8 gol. Gli occhi dei maggiori club europei (tra cui anche la Juventus) sono già drizzati. Klaassen è pronto al grande salto. L’Ajax ha lanciato un nuovo fenomeno. La storia continua.