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DANIEL CIOFANI, UN BOMBER PER TUTTE LE CATEGORIE

30.11.2015 | 10:55

“La mia prima doppietta in Serie A, un’emozione unica. Contro il mio idolo Toni, a cui a 15 anni chiesi un autografo e una foto, è ancora più bello. Oggi gli ho stretto la mano da capitano, un sogno che ho potuto realizzare grazie al Frosinone. Giocare in casa ci dà una marcia in più, sono i tifosi la nostra arma segreta perché in questo stadio gli avversari sentono il loro calore. Dopo il 3-0 ci siamo un po’ complicati la vita e nel finale abbiamo sofferto, ma l’importante era portare a casa i tre punti e ci siamo riusciti. Dovremo lottare fino alla fine per non retrocedere, ma, se il campionato finisse oggi, saremmo salvi. Non sono pochi 14 punti in altrettante gare, siamo in perfetta media salvezza”. Parole e musica di Daniel Ciofani, l’attaccante abruzzese che a Frosinone ha trovato davvero la sua dimensione ideale, dapprima rivelandosi decisivo ai fini del doppio salto di categoria e, adesso, confermandosi anche in A. Ben 17 le reti realizzate nella stagione 2013-2014 conclusasi con la promozione in Serie B, 13 quelle messe a segno lo scorso anno: un contributo sostanziale alla trionfale cavalcata ciociara verso l’Olimpo mai sfiorato prima.

 

Un mese fa il primo gol nella massima serie, proprio contro l’altra deb assoluta, il Carpi, sfida della quale il buon Claudio Lotito verosimilmente non avrà visto nemmeno gli highlights. Ieri il capitano giallazzurro ha concesso addirittura il bis, apponendo il proprio sigillo a uno scontro diretto da vincere a tutti i costi, sulla pelle del Verona sempre più fanalino di coda. Entrambe nel primo tempo le segnature di Ciofani, che hanno decisamente orientato la contesa a favore della squadra di Stellone. Al minuto 22 il rigore, concesso per la sciocca gomitata di Rafael a Paganini e trasformato dal nostro personaggio del giorno, sia pur col brivido perché il neoentrato Gollini era arrivato sul pallone; al 40’ l’imperioso stacco di testa – su assist di Crivello – che ha beffato il portierino scaligero. Dionisi ad inizio ripresa ha servito il tris, dopodiché è arrivata la tardiva reazione del Verona, che con Viviani e Moras ha accarezzato il sogno remuntada, poi rimasto tale. Ancora una volta, come evidenziato dallo stesso ariete nell’intervista a caldo sopra riportatavi, il “Matusa” ha dato una mano alla formazione laziale che in casa sta costruendo le proprie fortune: basti pensare che 13 dei 14 punti conquistati finora sono arrivati tra le mura amiche.

 

Veniamo adesso alle tappe più significative che hanno sin qui contraddistinto la carriera dell’imponente centravanti (191 cm per 88 kg), oggetto del nostro approfondimento quotidiano. Daniel nasce ad Avezzano il 31 luglio del 1985 e si accosta al mondo del calcio nel suo paese, Cerchio (provincia di L’Aquila), per poi formarsi a San Benedetto dei Marsi unitamente al fratello minore Matteo, professione difensore, che condivide con lui anche l’avventura nel settore giovanile del Pescara (i due si saluteranno per un quinquennio prima di ritrovarsi entrambi a Frosinone). L’annata 2004-05 è quella del debutto in prima squadra, la successiva quella del primo gol in B (all’Arezzo) ma nel complesso il Delfino non crede nel ragazzone biondo, che dopo 10 apparizioni complessive viene girato al Celano e poi al Gela (16 reti in due campionati di C2). Ottimo il triennio all’Atletico Roma (ben 56 reti all’attivo) con promozione in C1 e successivo fallimento, in seguito al quale viene messo sotto contratto…dal Parma. Ebbene sì, Ciofani è stato uno degli innumerevoli calciatori tesserati da Ghirardi senza però mai vestire la casacca crociata: due prestiti in Umbria (Gubbio e Perugia) con altri 20 gol in cascina, prima di sposare la causa del Frosinone. La società di Stirpe, dopo averlo acquisito in comproprietà il 30 giugno del 2013, sette mesi più tardi ne rileva la seconda metà del cartellino: la favola intrecciata Frosinone-Ciofani stava già iniziando ad incantare la Ciociaria e tutto il mondo del calcio più puro e genuino! Il resto ve l’abbiamo già raccontato. L’ariete Daniel, che ha disputato a 30 anni compiuti la sua prima partita in A, finalmente sta raccogliendo anche ai massimi livelli il frutto del suo impegno. Le speranze di salvezza della banda Stellone passano inevitabilmente da Ciofani, un bomber per tutte le categorie.  

 

Foto: zimbio.com