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DALLE GIOVANILI VIOLA AL MAGIC MOMENT CON L’ATALANTA: MANCINI, IL GIOVANE BALUARDO COL VIZIO DEL GOL

12.11.2018 | 11:40

L’Atalanta torna a volare sulle ali dell’entusiasmo, ritrova il vecchio spirito e sogna nuovamente l’Europa. Ieri, contro l’Inter, è arrivato un successo convincente quanto voluto sin dal primo minuto di gioco. La formazione di Luciano Spalletti cade a Bergamo per 4-1 sotto i colpi di Hateboer, Mancini, Djimsiti e il Papu Gomez, a poco serve il momentaneo pareggio del solito Icardi. A colpire maggiormente, però, è la terza marcatura personale consecutiva del giovane difensore nativo di Pontedera: Gianluca Mancini è letteralmente in rampa di lancio e, dopo aver punito Parma e Bologna, fa lo stesso anche contro Handanovic e compagni. Una crescita esponenziale che non può passare inosservata. Già durante la scorsa stagione erano arrivati dei segnali interessanti, ora ci sono delle evidenti e solide certezze: Mancini nasce il 17 aprile del 1996 a Pontedera, nel piccolo comune della Provincia di Pisa comincia a ricorrere il pallone e a sognare di diventare un calciatore professionista. Nei primi anni 2000 entra a far parte del Valdarno Calcio, primo club che gli consente di misurarsi con questo sport. I risultati sono subito confortanti e nel 2006, all’età di 10 anni, la Fiorentina nota il ragazzo dalle lunghe leve e decide di tesserarlo immediatamente. Mancini inizia a lavorare all’interno del prolifico settore giovanile viola, lavora duramente, ascolta ogni consiglio e si applica con smisurata dedizione. Dopo aver giocato come centrocampista, viene spostato qualche metro più dietro e nel reparto arretrato. Nel nuovo ruolo si disimpegna alla grande e sfrutta al meglio anche le sue doti tecniche. Ovviamente, i suoi 1, 90 cm, gli permettono di marcare in maniera quasi impeccabile gli attaccanti e di andare a colpire di testa sui corner a favore in area avversaria. Mancini compie quasi tutta la trafila, ma nel 2015 riceve un’allettante offerta dal Perugia e non esita ad accettare.

In Umbria disputa, in Serie B, la sua prima stagione trai professionisti dopo 52 presenze e 3 gol nel campionato Primavera. L’esordio è datato 11 settembre 2015 contro il Pescara, da quel momento in poi arriveranno poche chance in realtà, ma quando viene chiamato in causa il classe 1996 risponde sempre presentate. Non a caso, una volta concluso il campionato, il Perugia tratta con la Fiorentina e trasforma l’iniziale prestito in acquisto a titolo definitivo. Nella sua seconda annata con il Grifo gioca con maggiore continuità e si mette in evidenza. L’Atalanta, club da sempre molto attento al mondo giovanile, gli punta addosso il proprio mirino, lo monitora con particolare attenzione e infine lo acquista nel gennaio del 2017 lasciando comunque in biancorosso per concludere l’esperienza. Termina l’avventura a Perugia e Mancini raggiunge finalmente Bergamo dove viene subito preso sotto braccio da un mentore d’eccezione come Gian Piero Gasperini. Il debutto in nerazzurro e contestualmente in Serie A giunge alla sesta giornata, proprio contro la sua ex Fiorentina (1-1 il risultato finale). A quel punto il promettente talento toscano si conquista la fiducia di tutti e spesso riesce a ritagliarsi il suo spazio all’interno dell’undici titolare. Il 4 febbraio 2018, inoltre, trova anche il primo gol in massima serie decidendo il match contro il Chievo. Questo non rappresenta una novità, Mancini ha il vizio del gol nel dna e il colpo di testa fa parte del suo repertorio. Nel frattempo il commissario tecnico dell’Under 21 Luigi Di Biagio lo convoca affidandogli le chiavi della difesa azzurra, altra tappa importante per il 22enne che quest’anno, dopo aver preso confidenza col grande calcio, ha deciso di esplodere definitivamente. In estate scende in campo nei famigerati preliminari di Europa League trovando anche la via della rete contro il Sarajevo. Poi, dopo la cocente eliminazione contro il Copenaghen, il Gasp gli concede sempre più opportunità anche in campionato. Mancini, già paragonato a Mattia Caldara, ha sempre dichiarato di avere un certo Marco Materazzi come suo riferimento. I numeri collezionati finora sono all’altezza delle sue ambizioni e rispettano ogni tipo di paragone. Mancini, in attesa di ricevere la convocazione in Nazionale maggiore dall’omonimo ct, intende proseguire su questa strada sfruttando il magic moment. L’Atalanta sogna in grande con Mancini, il giovane baluardo col vizio del gol è pronto a spiccare il volo e presto i top club italiani potrebbero farci un pensierino.

Foto: Atalanta sito ufficiale