Ultimo aggiornamento: sabato 01 marzo 2025 00:25

Dal video incriminato al coming out, l’ex arbitro Coote si racconta: “La cocaina una via di fuga”

28.01.2025 | 10:17

David Coote, ex arbitro inglese finito nell’occhio del ciclone qualche settimana fa a causa di un video, ha rilasciato una lunga intervista a The Sun, in cui ha parlato della sua omosessualità e sullo stigma di quest’ultima in un mondo come quello del calcio, oltre che della grave dipendenza dalla cocaina, che ha messo a repentaglio la sua carriera. L’ex arbitro di Premier è stato licenziato dall’associazione degli arbitri professionisti (PGMOL) per aver insultato Jürgen Klopp e aver sniffato una polvere bianca con una banconota il giorno dopo la sfida dei quarti di finale di Euro 2024 tra Francia e Portogallo.

“Ho provato un profondo senso di vergogna soprattutto durante la mia adolescenza. Ho fatto coming out con i miei genitori solo quando avevo 21 anni, con i miei amici solo quando avevo 25 anni. La mia sessualità non è stata l’unica ragione per cui mi trovo in questa situazione. Ho avuto difficoltà a nascondermi, a nascondere le mie emozioni da giovane arbitro in un mondo “macho” come quello del calcio, la mia sessualità. Ho buone qualità come arbitro ma pessime come essere umano e questo ha portato a tutta una serie di comportamenti sbagliati. La cocaina? Non era una dipendenza vera e propria, ci sono stati lunghi periodi in cui non la prendevo, ma era una delle vie di fuga che avevo. Solo per allontanarmi dallo stress, dal lavoro. Mi riempie di un enorme senso di vergogna dire che ho intrapreso questa strada. Il video incriminato? Non mi riconosco, non riesco a capire come mi sentivo in quel momento, ma ero io. Avevo problemi a rispettare i miei impegni e non avevo alcuna possibilità di fermarmi. C’è molto da fare nel mondo del calcio e nella società in generale per quanto riguarda la discriminazione. Alle altre persone che si trovano nella mia situazione, direi di cercare aiuto e di parlare con qualcuno, perché in qualche modo deve uscire allo scoperto. Non reprimete tutto come ho fatto io”.

Foto:Sito Brentford