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DAL PERIODO BUIO ALLA TRIPLETTA SCACCIA FANTASMI: ILICIC, L’UOMO DEL RILANCIO ATALANTA

22.10.2018 | 11:30

In molti lo avevano dimenticato, nell’ultimo periodo snobbato e addirittura dato per finito dopo lo stop per un’infezione, ma Josip Ilicic è tornato alla grande dando, a suo modo, una risposta sul rettangolo verde. Una tripletta, quella siglata ieri contro il Chievo Verona, che scaccia definitivamente i fantasmi e rilancia prepotentemente anche l’Atalanta dopo un avvio non proprio esaltante a causa dell’eliminazione in Europa League. Gian Piero Gasperini può tornare a sorridere e a godersi le gesta del 30enne sloveno che ha ancora tanta voglia di divertirsi e di stupire. Per la gioia dei tifosi della Dea che da sempre stravedono per lui e non hanno tutti i torti dato che si tratta di un calciatore dai gol mai banali e sempre decisivi. Ma Ilicic, in fin dei conti, ha poco o nulla da dimostrate. In questi anni si è sempre reso protagonista e metterlo in discussione sarebbe inopportuno. La sua carriera parte da molto lontano: Ilicic nasce a Prijedor, in Bosnia Erzegovina, il 29 gennaio del 1988 da genitori sloveni di origine croata. L’infanzia non è stata affatto delle migliori, il padre è un profugo di guerra e Ilicic non ha mai avuto la possibilità di conoscerlo. Il calcio, però, gli permette di rifugiarsi e di evadere dai cattivi pensieri. Nel 2004 inizia a giocare per il Triglav, dopo due stagioni passa al Britof e nel 2007 al Bonifika Koper con cui esordisce in prima squadra e nel massimo campionato sloveno. Le buone prestazioni e le 3 reti messe a segno con il club dell’Isola d’Istria gli consentono di ricevere la chiamata dell’NK Interblock Ljubljana. Nella Capitale si mette particolarmente in mostra e in due annate colleziona 55 presenze condite da 12 reti e numerosi assist.

Nel 2010 avviene la svolta, rappresentata dal Maribor che lo acquista per 800 mila euro. Ilicic ha tanta voglia di fare e durante i preliminari di Europa League sfoggia tutte le sue capacità: dribbling, visione di gioco e un sinistro chirurgico. Questo accade accade anche durante la sfida contro il Palermo. Il club rosanero, dopo averlo visto all’opera, decide di acquistarlo immediatamente sborsando oltre 2 milioni di euro. Scelta principalmente di Walter Sabatini. Con Ilicic arriverà in Sicilia anche il connazionale Armin Bacinovic. Da quel momento in poi il fantasista comincerà il percorso che tutti conosciamo. Con il club di Maurizio Zamparini, fino al 2013, scende in campo 98 volte siglando 20 marcature personali. Successivamente giunge la chiamata dell’ambiziosa Fiorentina, i viola mettono sul piatto 9 milioni di euro e si aggiudicano lo sloveno che nel frattempo diventa un punto fermo della propria Nazionale. A Firenze Ilicic trova la sua dimensione ideale, si esalta sia in campionato che nelle competizioni europee. Tra l’altro firma anche una doppietta proprio contro il suo ex Palermo (1-3 il risultato finale), ma il “Barbera” gli riserva solo applausi all’uscita dal campo. Nell’estate del 2017, tuttavia, Ilicic decide di cambiare aria e non esita ad accettare l’allettante chiamata dell’Atalanta, appena qualificatasi in Europa. Il classe 1988 prima si rende protagonista nei preliminari, poi anche nella fase a gironi e infine anche nei sedicesimi di finale nel doppio confronto contro il Borussia Dortmund. Purtroppo il cammino internazionale si interrompe lì, ma per Ilicic si tratterà di una delle sue migliori annate. Ilicic resta a Bergamo e, come già raccontato, un’infezione lo tiene lontano dal campo e lo condiziona non poco. Ma ormai il periodo buio è alle spalle e Ilicic è tornato quello di sempre diventando, dopo ieri, l’uomo del rilancio in casa nerazzurra.

Foto: sito ufficiale Atalanta