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Countdown Brasile 2014: il girone A ai raggi X

22.05.2014 | 17:15

Fare le carte ai Mondiali non è impresa tra le più semplici. Spesso i valori effettivi alla lunga emergono, ma bisogna sempre considerare che il tutto si concentra nell’arco di un solo mese, al termine di una faticosa stagione agonistica. Al di là delle problematiche legate a condizioni di forma e peso specifico degli organici, in Brasile potrebbe incidere anche il fattore climatico, tra alture e calura le sorprese non mancheranno di certo. All’interno di questa nuova rubrica vi presenteremo le 32 partecipanti alla prossima kermesse iridata, cercando di individuarne punti forti e deboli. In calce ad ogni articolo troverete il link di indirizzamento ai convocati delle rappresentative in questione.

Lasciamoci ammaliare dall’appeal della Coppa del Mondo: una sola Nazionale si guadagnerà l’immortalità calcistica, il countdown è già scattato.

 

GIRONE A

 

 

BRASILE (4-3-3; 4-2-3-1)

Nel primo raggruppamento troviamo come da regolamento la Seleçao, esentata, quale rappresentativa del Paese ospitante, dal forcing delle qualificazioni. Felipe Scolari ha già comunicato la lista dei 23: ferma restando la titolarità di Thiago Silva e David Luiz davanti a Julio Cesar, in difesa il Ct navigava nell’abbondanza al punto da potersi permettere scelte discutibili, come quella di Maxwell in luogo del Filipe Luis (inserito nella lista delle 7 riserve) reduce dalla straordinaria stagione all’Atletico Madrid. Il reparto centrale costituisce probabilmente il fiore all’occhiello dei verdeoro: la solidità dei Fernandinho e Luiz Gustavo abbinata alle qualità di Ramires e Paulinho ed all’imprevedibilità dei due gioielli del Chelsea, Oscar e Willian. Occhio ad Hernanes, ultimamente il selezionatore lo ha impiegato in posizione molto più arretrata, a protezione della Linea Maginot.

Persa con la Spagna la battaglia per Diego Costa, evidentemente non condotta a caso, sulla carta è l’attacco l’anello debole dei brasiliani. Gran parte delle speranze sono riposte in Neymar e Hulk perché, con il dovuto rispetto, Fred, Jo e Bernard (grandissimi colpi, ma smarritosi allo Shakhtar dopo i fasti dell’Atletico Mineiro) non sembrano all’altezza della sublime tradizione carioca negli ultimi 20 metri. Snocciolare nomi di campionissimi del passato avrebbe poco senso: servirebbe un’enciclopedia.

Nel complesso, però, il pentacampeão (unica rappresentativa ad aver vinto 5 titoli iridati) merita di essere annoverato tra le favorite d’obbligo, non soltanto per la prevedibile spinta della torcida sugli spalti quanto perché, questo di Scolari, è un Brasile più europeo, più quadrato e con molti meno fronzoli rispetto ai canonici standard. Attenzione, però: la tipica pressione dei condannati a vincere, a maggior ragione davanti al pubblico amico, potrebbe giocare brutti scherzi anche se Felipão sa come si fa, nel 2002 lo dimostrò in Giappone e Corea.

 

 

CROAZIA (4-2-3-1; 4-3-1-2)

Dopo aver mancato la qualificazione all’edizione sudafricana, torna in pista la nazionale croata, affidata dallo scorso dicembre ad uno dei fratelli Kovac, Niko (Robert, dopo essere rimasto qualche giorno in più alla guida dell’Under 21, funge da secondo), subentrato ad Igor Stimac prima del vittorioso spareggio contro l’Islanda di Finnbogason. I tempi d’oro dei Boban, ProsineckiBoksic e Suker, che portarono in dote un terzo posto a Francia ’98, son finiti da un pezzo, ma la formazione dell’est può vantare tra le proprie fila 3-4 individualità di primissimo livello.

Tra i pali fiducia all’eterno Pletikosa, Subasic (numero uno del Monaco) non dovrebbe insidiarlo. Nella linea difensiva a quattro spiccano il capitano Dario Srna, esterno dalle spiccate propensioni offensive, e Dejan Lovren, il centrale ex Lione reduce da un’ottima stagione al Southampton di Pochettino. Altissimo il tasso di qualità nella zona centrale del campo: il madridista Luka Modric era già una certezza, Ivan Rakitic è definitivamente esploso in quel di Siviglia mentre Mateo Kovacic, dopo aver chiuso in crescendo con l’Inter, sarà chiamato a misurarsi sul proscenio più ambito: se dovesse superare anche questo esame di personalità, in casa nerazzurra potrebbero definitivamente levare in alto i calici. È rimasto a casa invece Alen Halilovic, il classe 1996 più ambito del mondo che dal prossimo 1 luglio vestirà la casacca del Barcellona.

In avanti, oltre che sulla vecchia volpe Ivica Olic, il commissario tecnico punta su Mario Mandzukic, autentico asso di briscola dei Vetreni. I due, molto diversi tra loro per caratteristiche tecniche, son però accomunati dal campionato di provenienza, la Bundesliga, e probabilmente – a breve – anche dall’essere entrambi ex calciatori del Bayern Monaco. Tra le possibili sorprese segnaliamo Ivan Perisic (esterno d’attacco del Wolfsburg) e gli alfieri della Dinamo Zagabria, il trequartista Marcelo BrozovicDuje Cop, capocannoniere uscente della HNS che sembra però essere a rischio taglio.

 

 

MESSICO (5-3-2)

Storica partecipante, con ben 14 edizioni alle spalle senza alcuna vittoria, la Tricolor non arriva granché bene all’appuntamento nella terra del samba. Il girone è stato praticamente dantesco: ben 3 i Ct defenestrati prima dell’arrivo di Miguel Herrera, chiamato al capezzale in vista del playoff contro la Nuova Zelanda dopo un impronosticabile quarto posto (persino dietro Costa Rica e Honduras). El Piojo ha optato per una quasi totale autoctonia: 16 atleti su 23 giocano infatti nel massimo campionato messicano, una scelta coraggiosa ma amplificata anche dalla rumorosa assenza di Carlos Vela. L’attaccante della Real Sociedad, che presto potrebbe tornare all’Arsenal stante l’esiguità della clausola di riacquisto, si era ufficialmente chiamato fuori lo scorso febbraio, una decisione sofferta ma frutto di vecchi screzi con la federazione che aveva generato pesanti strascichi mediatici.

Spiccano tra i precettati il portiere Guillermo Ochoa, svincolato di lusso dopo la fine dell’esperienza all’Ajaccio; i centrali difensivi Diego Reyes (Porto), Hector Moreno (Espanyol) e l’inossidabile Rafa Marquez, rientrato in patria dopo l’addio ai New York Red Bulls; dulcis in fundo i più noti Javier ‘Chicharito’ Hernandez e Giovani dos Santos, l’ex stellina del Barça tornata a risplendere tra Palma di Maiorca e Villarreal dopo svariate annate disastrate. Da monitorare con attenzione le prestazioni di Alan Pulido, sgusciante delantero classe 1991 del Tigres che ha iniziato benissimo il suo percorso in Nazionale, come testimoniano le 4 reti messe a segno nelle 3 partite sinora disputate.

 

 

CAMERUN (4-3-1-2; 4-3-3)

Diametralmente opposti, rispetto a quelli del collega Herrera, i parametri adottati dal tedesco Volker Finke, nuovo inquilino della panchina dei Leoni d’Africa: soltanto 2 su 28 i convocati “interni”, trattasi del portiere Loic Feidjou e del difensore Cedric Djeugoue, ambedue tesserati con il Coton Sport di Garoua. Per il resto,  la più nutrita è la colonia “francese”, che annovera 9 rappresentanti tra cui il gioiello Nicolas N’Koulou e Vincent Aboubakar, ventiduenne centravanti ben disimpegnatosi in Ligue 1 con la casacca del Lorient. In mediana possono fare la differenza le lunghe leve del blaugrana Alexandre Song e di Stephane Mbia, cardine del Siviglia vincitore dell’Europa League, mentre in seno alla retroguardia il Ct potrà fare affidamento, oltre che sul summenzionato centrale del Marsiglia, anche su Joel Matip (Schalke 04), talvolta impiegato da schermo davanti la difesa, e Aurelien Chedjou (Galatasaray).

Paradossalmente è il reparto offensivo a preoccupare di più i supporters degli Indomabili: a prescindere dal fuori onda nel quale il neo nemico Mou aveva espresso i propri dubbi sull’effettiva età di Eto’o, è evidente come Samuel stia cavalcando la sua parabola discendente: il sospetto che questa volta l’ex trascinatore dell’Inter non riesca a caricarsi la squadra sulle spalle è fondato. In zona gol saranno quindi chiamati a dare il loro contributo anche il campione di Turchia Pierre Webo e lo scioglilingua vivente Eric Maxime Choupo-Moting, l’attaccante esterno in scadenza col Mainz segnalato sul radar di più di un’italiana.

                                                                                                   Jody Colletti                 Twitter: @jodycolletti

CONVOCATI

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