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CONNOR WICKHAM, INCUBO CITY

17.04.2014 | 10:30

Connor Wickham nuovo beniamino della Kop. Cosa c’entra il Liverpool con il giovane attaccante del Sunderland? Beh, la doppietta realizzata ieri sera all’Etihad Stadium contro il City probabilmente non basterà a salvare i Black Cats, sempre fanalino di coda, ma in compenso ha sensibilmente avvicinato i Reds alla vittoria della Premier League. Sbandati nel testacoda contro l’ultima della classe, i Citizens restano a 6 punti dalla compagine di Brendan Rodgers a 4 giornate dalla fine, pur dovendo recuperare un’altra partita. A questo punto, la più accreditata inseguitrice resta il Chelsea di José Mourinho, anche se fra 10 giorni i Blues dovranno rendere visita alla capolista nel fortino di Anfield Road, match che potrebbe chiudere definitivamente i giochi.

Tornando al nostro protagonista odierno, nel double valso il pareggio a Manchester c’è una sintesi del repertorio proprio del centravanti modello: tap-in vincente da distanza ravvicinata – grazie all’ottimo senso della posizione – in occasione del primo gol, potente rasoiata sul primo palo all’atto del momentaneo 1-2, prima che Nasri riequilibrasse i conti all’89’. In entrambi i casi è stato il nostro Emanuele Giaccherini, subentrato nella ripresa, a fungere da musa ispiratrice con assist perfettamente calibrati.

Gus Poyet lo ha richiamato dal prestito per affidarsi alla sua sfrontatezza in questa volata finale, dal momento che i due più quotati Jozy Altidore e Ignacio Scocco, arrivato a gennaio, mai sono riusciti a fare la differenza quando sono stati chiamati in causa. Già, perché una buona parte della stagione in corso Wickham l’ha trascorsa lontano dallo Stadium of Light: due mesi e mezzo allo Sheffield Wednesday a cavallo tra novembre e gennaio con 8 reti in 11 apparizioni, il mese di marzo sempre tra i cadetti tra le file del Leeds di Massimo Cellino che, nelle more della tormentata acquisizione del club, ci aveva evidentemente visto giusto, anche se in White il giocatore non è mai andato a segno.

Nel giro dell’Under 21 dei Tre Leoni fino a qualche mese fa, Connor nasce a Hereford il 31 marzo del 1993 e inizia a formarsi nel vivaio del Reading, che lo accoglie nel 2002. Quattro anni più tardi approda al settore giovanile dell’Ipswich, dove completa il percorso nell’Academy per poi esordire in Championship l’11 aprile del 2009 contro il Doncaster. In totale sono 70 le presenze accumulate con la maglia dei Tractor Boys, con 15 gol all’attivo.

Le sue prestazioni non passano inosservate agli occhi degli scout della massima serie, al punto che il 29 giugno del 2011 il Sunderland ne annuncia l’acquisto a fronte del versamento di 8 milioni di sterline, più altri 4 eventuali di bonus, nelle casse del Town: la classica proposta irrinunciabile (pari a complessivi 14 milioni di euro circa), al cospetto della quale c’è solo da concedere il foglio di via, specie considerato che trattavasi di un ragazzo di soli 18 anni, seppur dalle grandissime prospettive.

Nell’arco di un biennio la possente prima punta (191 cm per 77 kg) entra nel tabellino dei marcatori soltanto il 29 ottobre 2011, contro l’Aston Villa. Alle latitudini del Tyne and Wear lo considerano giustamente ancora acerbo e così, nel febbraio 2013, lo cedono a titolo temporaneo per la prima volta allo Sheffield Wed: un mesetto appena per ritrovare la confidenza con il rettangolo di gioco, passo comunque significativo in vista della travagliata annata in corso, della quale vi abbiamo già parlato e che potrebbe rappresentare l’anticamera della consacrazione del ventunenne ariete britannico. Oggi i tabloid ne parlano come dell’ammazzaCity, sottolineando l’oneroso investimento sostenuto tre stagioni fa dalla società di Ellis Short per metterlo sotto contratto, ma il domani è tutto di Connor Wickham: i bookmakers non vedono l’ora di sganciare le quote sul suo cambio di casacca, specie se il declassamento del Sunderland dovesse diventare realtà.