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Commisso: “Sono io che caccio i soldi. I tifosi criticassero me, non Italiano o la squadra. Il club non è in vendita”

06.02.2023 | 18:43

Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha rilasciato un’intervista a Radio Bruno, dove ha trattato diversi temi.
Queste le sue parole: “C’è chi mi critica dicendo che parlo solo quando le cose vanno bene ma non è vero. Ora tocca a me difendere squadra, mister e dirigenti, ogni giorno vengono infamati e non è giusto. Sono qui per prendere le difese della società che rappresento, ogni giorno facciamo cose per far avanzare la Fiorentina”. 

Sugli attaccanti: Però dovremmo considerare anche Conference e Coppa Italia per contare i gol. Credo sia vero che si fanno pochi gol in campionato, ma ci sono pure le altre situazioni. Non c’è nessuno amareggiato come me per il risultato di ieri sera, però non si può dire che i ragazzi sono eroi un giorno e scarsi l’altro. Ci sono certi giocatori presi di mira, anche prima che inizino le partite. E poi i cori non sono giusti. Non ho molta esperienza in Italia, ma in America questo non succede. E neanche in altre città d’Italia vedo le porcherie che si fanno a Firenze. Non accetto che i ragazzi, l’allenatore e i dirigenti vengano criticati quando a qualcuno fa comodo che succeda. Io so quanto cuore e sangue mettiamo nella Fiorentina. Sapete che oltre 800 persone ci lavorano? Una palla non entra e via di pagelle, ma non è giusto, i ragazzi hanno giocato 90 minuti e bisogna incoraggiarli. Invece di difenderli, all’ultimo se la prendono tutti con loro. Non è giusto”.

La rosa della Fiorentina vale più del 12° posto? “Sì, ma bisogna dire anche che sia il Napoli che il Milan sono stati buttati fuori dalla Coppa Italia. La semifinale di coppa per due anni consecutivi non vale niente? Napoli e Milan pagano molto di più i giocatori rispetto a noi. La squadra non sta rendendo come dovrebbe, lo ridico che sono amareggiato”.

Lei aveva proposto dieci punti per migliorare il calcio italiano. Vero? Sì. E la FIFA li sta prendendo in considerazione, però… Ne ho parlato con Infantino che è un buon amico, gli ho detto di vedere cosa abbiamo scritto e se si può fare qualcosa con i procuratori. Ai dirigenti del calcio italiano ho detto che ciascuno deve presentare le proprie liquidità, ma io non le ho mai viste. Chi è sempre in regola come noi viene danneggiato dalle scorciatoie che qualcun altro prende. Ci devono essere più controlli sulle squadre e i loro proprietari. Alcune società sono state aiutate con i bilanci”.

Sulla cessione del club: Come mai i fiorentini non si sono messi in fila per acquistare la Fiorentina? Ho detto anche che avrei fatto un finanziamento tipo Cardinale. La Fiorentina non è in vendita, quando lo sarà lo saprete. Voglio che opinionisti e giornalisti la facciano fatica, perché neanche dicono che se ne va Rocco, ma che lo manderanno via. In questo periodo non ci sono tante società in regola come noi, che hanno investito 400 milioni in quattro anni. Di sicuro nella storia di Firenze non lo ha fatto nessuno. E giù critiche ingiuste. Perché? Ogni tanto si vince e si perde, ma il vero tifo è proprio quando si perde. Così la vedo io. Ognuno ha un cuore e dei sentimenti, dobbiamo stare vicini alla squadra”.

Sul club: “Se i soldi sono stati spesi, la responsabilità è mia. Quindi prendetevela con me e non con chi lavora per me. Le decisioni finali passano tutte da me. Ognuno sbaglia, ma nessuno merita le mancanze di rispetto che ho visto in questi giorni a Firenze. Ognuno può fare ciò che vuole ma poi si prende le conseguenze”.
Foto: twitter Fiorentina