Ultimo aggiornamento: lunedi' 29 aprile 2024 22:00

Colantuono: “Non siamo ancora morti. Traghettatore? No, sono un soldato”

30.03.2024 | 16:52

La Salernitana sarà di scena al Dall’Ara lunedì prossimo, ospite del Bologna, per il match valido per la 30esima giornata di campionato. L’allenatore del club campano Stefano Colantuono ha presentato oggi la gara da giocare sul campo dei felsinei, rilasciando le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa:

“Dopo 24 anni ho fatto scelte diverse togliendo il piede dall’acceleratore. Ho passato anni intensi con presidenti impegnativi, normale che uno cerchi di rilassarsi. Il presidente mi ha chiesto di prendere in mano la squadra per provare a fare il meglio possibile. Sono al quinto anno qui e probabilmente inizierò anche il sesto, mi sento salernitano d’adozione. È il club dove sono stato di più dopo Bergamo, mi piace la città e sono un uomo della società. Mi hanno chiesto una mano e ho dato la disponibilità. Ora dobbiamo finire al meglio, c’è un mini torneo di nove partite in cui cercheremo di fare bene. Prenderemo poi atto di quello che ci dirà la classifica. Dobbiamo impegnarci tutti, a Bologna ci saranno mille persone, dati che vanno rispettati. Se la gente viene dobbiamo fare il massimo per rappresentarla al meglio, poi però ci sono tante dinamiche nel calcio ma non devono mai mancare applicazione e professionalità, dobbiamo quindi rendere conto alla proprietà. Ho visto i giocatori predisposti al lavoro anche se qualcuno è rientrato da poco dalla nazionale. Abbiamo fatto un buon lavoro ma sarà il campo a dire se è stato efficace o meno, in considerazione anche dell’avversario che è forte”.

Si sente un traghettatore? “Lo faceva Caronte, noi non siamo morti. Sono un uomo della società, faccio ciò che devo con la massima professionalità. Sono un soldato. Ho parlato con tutti, alcuni li avevo anche già allenati. Il gruppo è in grande difficoltà ma si è allenato bene. Molti li conoscevo già, anche Dia. Non ho dovuto dire tante cose, sanno qual è la mia filosofia. Venivo spesso a fare fisioterapia per un problema che ho avuto al ginocchio. Ho parlato con Boulaye Dia, sta cercando di sistemare alcune cose, non escludo che dalla prossima settimana possa rientrare ma al momento non ho riferimenti”.

Che Salernitana vedremo col Bologna? “Discuterò con la proprietà quando avrò un quadro più chiaro. Ho già alcune idee sul futuro ma non le dirò adesso, lo farò con chi di dovere. Non voglio sbandierare i problemi, serve un gruppo compatto. In settimana non ho avuto la squadra al completo, qualcosa potrebbe cambiare ma potremmo anche fare ciò che il gruppo ha già fatto. Difficilmente si fa gol se non attacchi la porta con 4-5 persone e per difendere ne occorrono 7-8 dietro la linea del pallone, il calcio è fatto di equilibri e bisogna cercarli. Il mio futuro? Non vado dietro al futuro, vivo nell’immediato. Sono il tesserato che fa da più anni questo mestiere. Non mi interessa ciò che sarà dopo, sono a disposizione della società. Ho avuto l’occasione di allenare ma ho deciso di lavorare coi giovani visto che il settore era trascurato, volevo lanciarne qualcuno a Salerno, dove sto bene e dove provo a dare una mano. Potevo anche rifiutare, una clausola me lo consentiva ma non voglio parlare neanche del passato. I precedenti allenatori sono miei amici e non ho vissuto le situazioni. Liverani l’ho anche allenato. Posso parlare di quello che succede ora. Gli infortunati? Ochoa ha un problema, ha lavorato a parte e non è convocabile. Anche Gyomber non ci sarà, ha avuto un problema in nazionale che si è trascinato, ha provato ad allenarsi ma gli dà fastidio. Sono fuori anche Kastanos e Fazio. Ci sarà Ferrari della Primavera, siamo scoperti nel ruolo di terzino sinistro”.

Foto: Twitter Salernitana