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CLYNE E IL SOGNO CHIAMATO OLD TRAFFORD

04.04.2015 | 09:30

Pancia mia, fatti capanna! Presumibile sintesi del pensiero che ieri ha animato lo stato maggiore del Southampton, nel leggere l’ennesima indiscrezione riguardante l’interesse del Manchester United per Nathaniel Clyne, l’ultimo gioiello in esposizione nella prestigiosa vetrina del St Mary’s.

Già, perché dopo aver incassato circa 40 milioni di euro per il mancino Luke Shaw, il sodalizio presieduto da Ralph Krueger potrebbe ricevere dai Red Devils un bonifico da 32-33 milioni per l’inquilino della corsia destra, liberatosi quest’anno dell’ingombrante concorrenza di Calum Chambers, uno dei tanti altri pezzi da novanta ceduti la scorsa estate, come se nell’Hampshire gli esterni bassi li fabbricassero.

In base agli ultimi spifferi captati dai tabloid, il club dei Glazer per diminuire il cash starebbe pensando di inserire nell’affare, a titolo di parziale contropartita tecnica, il cartellino di Javier Hernandez, l’attaccante messicano attualmente in prestito al Real Madrid che lo United dovrà giocoforza cedere fra qualche mese, alla luce della ormai prossima scadenza contrattuale, fissata per il 30 giugno del 2016.

Uno scenario, quello del Chicharito al Southampton, del quale si era già parlato in occasione dell’ultima sessione estiva e che potrebbe adesso tornare d’attualità. Del resto i Saints stanno dimostrando di poter mantenere standard elevati a dispetto di ogni stravolgimento: dopo la pioggia di addii, da Pochettino a Lallana, da Lambert a Lovren, passando per i già menzionati Shaw e Chambers, in pochi avrebbero ipotizzato un altro campionato ad alti livelli. E invece l’organico affidato a Ronald Koeman sta facendo ancora meglio, al punto che quest’anno la qualificazione alla prossima Europa League non dovrebbe sfuggire. Anche grazie alla vena realizzativa di Graziano Pellè, che in Inghilterra sta confermando quanto di buono aveva fatto vedere al Feyenoord, sempre agli ordini del Rambo olandese che lo ha portato in dote da Rotterdam.

Tornando al nostro personaggio del giorno, Nathaniel nasce a Stockwell, distretto nel sud di Londra, il 5 aprile del 1991, e fino al 2012 conosce soltanto due colori: il rosso e il blu, identificativi del Crystal Palace, uno degli innumerevoli team della Capitale. Nel 1999, all’età di 8 anni, entra infatti nel settore giovanile degli Eagles, dove percorre tutta la trafila dell’Academy fino al debutto in prima squadra, datato 18 ottobre 2008, in occasione del match contro il Barnsley.

Nell’arco del quadriennio da professionista trascorso tra le file del Palace, sempre in Championship, il terzino colleziona nel complesso 122 presenze in campionato (più altre 15 tra FA Cup e Coppa di Lega), impreziosite da un’unica rete, realizzata al Reading nel gennaio 2009.

Numeri e performance di qualità che gli valgono la chiamata del Southampton, che il 19 luglio del 2012 ne ufficializza l’acquisto, facendogli sottoscrivere il quadriennale tuttora in vigore, scadenza 30 giugno 2016.

Clyne debutta in Premier League il 19 agosto del 2012 nella sfortunata trasferta dell’Etihad contro il Manchester City; da quel momento la sua è stata un’escalation continua, culminata con le prime convocazioni in Nazionale maggiore da parte di Roy Hodgson, che lo scorso 15 novembre lo ha lanciato nella mischia – per tutti i 90 minuti – contro la Slovenia, in una sfida valida per le qualificazioni ai prossimi Europei.

Munito di un fisico agile e scattante, 175 cm per 67 kg, che gli consente di coprire la fascia con disinvoltura, il quasi 24enne specialista (spegnerà le candeline domani) si sta consacrando in patria tra i migliori interpreti del ruolo, eccellendo soprattutto nella fase difensiva. Presto taglierà il traguardo dei 100 gettoni con i Saints (al momento è a quota 96, 86 dei quali accumulati in campionato) e nel suo futuro, come anticipato in apertura, potrebbe realmente esserci la maglia del Manchester United

Foto: Daily Star