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CLAUDIO BEAUVUE, STORIA DI UN PREDESTINATO

21.02.2015 | 10:10

il 16 aprile di 27 anni fa a Saint-Claude è nato un predestinato. Dopo qualche anno in chiaroscuro, tutti adesso stanno apprezzando le qualità di Claudio Beauvue, attaccante che con la maglia del Guingamp sta mettendo in mostra un repertorio vasto e da leader. E non solo in campionato. La prova lampante di questo discorso è la gara interna di giovedì sera in Europa League contro la Dinamo Kiev. Un sedicesimo di finale conquistato meritatamente dopo un girone chiuso al secondo posto che comprendeva anche Fiorentina, Paok e DInamo Minsk (con Beauvue a quota 4 in classifica marcatori, tra cui una rete dal dischetto proprio ai danni dei viola). E’ il minuto 72 della gara contro gli ucraini e, con gli ospiti avanti 1-0, i padroni di casa spingono forte alla ricerca del pari. La magia arriva puntuale e precisa: dalla sinistra parte un cross di Giresse, la torsione del bomber transalpino è più unica che rara. Colpo di testa che si spegne nell’angolino alto alla destra di Sovkovskyj e pareggio in banca. Alla fine terminerà 2-1 per i padroni di casa, una vittoria fondamentale per alimentare le speranze di qualificazione. Un successo di rimonta inaugurato con una perla che racchiude in toto le qualità dell’attaccante protagonista della nostra rubrica quotidiana. 
Ma è nella Ligue 1 che Beauvue sta dando il meglio di sé. Basta dare un’occhiata alla classifica cannonieri: dopo i due re Lacazette e Gignac, sul gradino più basso del podio, a quota 11 e a pari merito con un certo Zlatan Ibrahimovic, c’è proprio lui. 35 punti dopo 25 giornate, Guingamp ancora in lotta per un piazzamento in Europa League. Merito soprattutto della vena realizzativa della propria punta di diamante.
Troyes, Châteauroux, Bastia. Nel passato di Beauvue non figurano grandi nomi da piazzare sulla copertina del curriculum per sognare un salto di qualità. Ma lui il suo dovere l’ha sempre fatto. E i frutti li sta raccogliendo proprio adesso. 174 centimetri di altezza, centravanti atipico, che parte dall’esterno per poi accentrarsi e tirare anche da fuori area. Rapidità invidiabile, abilità negli inserimenti, bravo anche nel gioco aereo (nonostante un fisico non proprio possente), rigorista pressoché infallibile. La Nazionale? Non la Francia, ma la Guadalupa. Un peccato per Deschamps, alla luce delle recenti prestazioni. In Europa qualcuno (tra cui la Lazio) ha già drizzato le antenne, soprattutto perché il suo contratto scadrà a giugno del 2016. Ma Beauvue per ora non ci pensa, vuole solo bucare la rete il più possibile. E se pensiamo che Guingamp è stata la vetrina dell’esplosione di Didier Drogba, le premesse per una carriera da stropicciarsi gli occhi ci sono tutte…