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CLASSE, FANTASIA E NUMERI DA PREDESTINATO: HALILOVIC, UNA STELLA CROATA PER IL MILAN

28.06.2018 | 11:00

Il futuro di Alen Halilovic sarà in Italia. Prima sembrava a un passo dall’Udinese, ma nella notte – come raccontato in esclusiva – è avvenuto il sorprendente sorpasso del Milan. Halilovic nasce a Ragusa di Dalmazia, in Croazia, il 18 giugno del 1996. Sin dai tempi dell’infanzia si appassiona al mondo del calcio e inizia a rincorrere il pallone per le strade della propria cittadina. Rispetto agli altri ragazzini, Halilovic, ha sicuramente una marcia in più. Così la sua famiglia decide di supportarlo e di permettergli di coltivare il suo sogno, quello di diventare un calciatore professionista. Nel 2004, all’età di 8 anni, sostiene e supera a pieni voti un provino con la Dinamo Zagabria entrando a far parte del suo prolifico vivaio, Halilovic non perde tempo e mette immediatamente in luce le sue sconfinate qualità palla al piede. Il percorso di crescita è graduale e lo porta fino in prima squadra: il debutto avviene il 27 settembre del 2012 durante un incontro speciale, il Derby Eterno contro l’Hajduk Spalato terminato 3-1 per la Dinamo, subentrando nella seconda frazione al posto di Sammir. Da quel momento in poi il giovane talento riuscirà a imporsi ritagliandosi il proprio spazio anche all’interno dell’undici titolare. Halilovic ha voglia di stupire e segna il suo primo gol nella gara disputata contro lo Slaven Belupo, diventando, a 16 anni e 113 giorni, il più giovane calciatore ad andare a segno nel campionato croato. Record fino a quel momento di Mateo Kovacic.

Le sue prestazioni non solo gli valgono le convocazioni nelle varie Nazionali giovanili, ma attirano le attenzioni di numerosi top club europei. A restare letteralmente stregato è il Barcellona che, il 27 marzo del 2014, decide di sbaragliare la concorrenza e di acquistarlo a titolo definitivo sborsando 5 milioni di euro. Halilovic, dopo aver disputato 44 partite e realizzato 7 marcature personali, saluta la Dinamo Zagabria e si trasferisce in Spagna firmando un quinquennale con un ingaggio di 2 milioni di euro. Il croato dotato di classe cristallina e di una spiccata fantasia in mezzo al campo, viene inserito nella formazione B del club blaugrana giocando 29 gare, condite da 4 reti, in Segunda Division. Il 15 gennaio del 2015, inoltre, si affaccia anche in prima squadra, sotto la guida di Luis Enrique, facendo il proprio esordio contro l’Elche in Copa del Rey. Il trequartista croato, dotato di un sinistro a dir poco educato e paragonato spesso a Lionel Messi e al connazionale Luka Modric, nella stagione 2015-2016 viene ceduto a titolo temporaneo allo Sporting Gijon, squadra che gli concede l’opportunità di affacciarsi in Liga spagnola e di collezionare 36 presenze nelle quali Halilovic si rende spesso protagonista firmando anche 3 gol. Terminato il campionato, rientra alla base, ma il Barça riceve un’importante offerta dall’Amburgo e decide di cederlo: operazione da 5 milioni di euro con un diritto di riacquisto in favore dei catalani fissato a 10 milioni. Nella sua prima annata in Germania scende in campo soltanto 6 volte, così l’estate scorsa opta per il ritorno in Spagna in prestito accettando la proposta del Las Palmas: 21 partite, 2 gol e 2 assist. È questo il bottino racimolato dal classe 1996 nell’ultima stagione. Ora, però, il futuro sarà in Italia e a tinte rossonere. Halilovic, una stella croata per il Milan di Gennaro Gattuso.

Foto: AS