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CHRISTODOULOPOULOS, L’HELLAS DOPO IL PIANTO GRECO

02.07.2014 | 09:40

L’annata di Lazaros Christodoulopoulos continua ad essere un’altalena incredibile di emozioni: prima l’amara retrocessione col Bologna, poi i gironi del Mondiale culminati con l’urlo-qualificazione di Fortaleza, in seguito la dolorosa eliminazione ai rigori con la Costa Rica ed infine l’ufficialità della cessione all’Hellas Verona. Il Bentegodi, ora, lo aspetta per scrivere una nuova storia e cancellare il pianto greco.

 
Lazaros, 28enne nato a Salonicco, parte come centrocampista avanzato e si dimostra abile nello svariare su tutta la trequarti, spostandosi facilmente su entrambi i lati grazie alle sue qualità di ambidestro. La sua fascia preferita resta comunque quella sinistra su cui riesce a far valere la sua velocità e abilità nel dribbling. Doti che l’hanno portato fino alla Serie A.
 

Ma la storia di Christodoulopoulos parte da lontano, molto lontano. Cresce nelle giovanili del PAOK Salonicco, squadra che lo fa esordire nel calcio che conta. Tra giovanili e prima squadra passa ben 6 anni nel club bianconero, mettendo a segno 8 sigilli in 57 presenze. Poi, però, viene notato dal più ambizioso Panathinaikos, che lo acquista per poco più di due milioni di euro. In 5 anni colleziona 15 gol in 16 presenze.

 

Bottino che gli vale le attenzioni dei club italiani, del Bologna in particolare. Acquistato dai felsinei a gennaio, ci mette un solo mese per segnare una vittoria di prestigio: sigla il gol del 2-1 nel derby contro la Fiorentina, conquistando subito i tifosi. Diventa presto titolare e viene confermato nella stagione successiva. Purtroppo, quella in cui il Bologna va allo sfascio: Lazaros, comunque, nel marasma tecnico-tattico-societario dei rossoblù, è uno dei pochi a salvarsi.

 

Le sue buone prestazioni gli valgono la convocazione al Mondiale, ma soprattutto l’interesse scaligero. Il Verona l’ha ufficializzato non più tardi di ieri sera. Un colpo importante. Christodoulopoulos ha infatti le caratteristiche ideali per adattarsi al 4-3-3 di Mandorlini: può essere schierato su entrambe le ali d’attacco, ma anche come mezz’ala all’occorrenza. La duttilità il suo punto forte. E ora che il pianto greco è alle spalle, la voglia di far bene con l’Hellas sarà senz’altro in cima ai suoi pensieri.