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Champions League: Bayern Monaco e Real Madrid ai raggi X

14.12.2015 | 15:10

É andata male alle due nostre rappresentanti qualificatesi per gli ottavi di finale di Champions League: l’urna di Nyon ha infatti riservato il Bayern Monaco alla Juventus e il Real Madrid alla Roma. Nella generale difficoltà è andata peggio ai bianconeri, posto che la corazzata bavarese, dopo il Barcellona, rappresentava lo spauracchio che tutti avrebbero voluto evitare. Ma analizziamo nel dettaglio le avversarie delle compagini nostrane.

BAYERN MONACO

I campioni di Germania in carica comandano, come sempre, la Bundesliga anche se il vantaggio sul Borussia Dortmund di Tuchel si è ridotto a cinque lunghezze in dipendenza della prima sconfitta in campionato, arrivata dieci giorni fa proprio per mano di quel Borussia Moenchengladbach eliminato dalla Juve nel proprio girone. Alle latitudini dell’Allianz in questi giorni tiene banco il futuro di Pep Guardiola, che prima di Natale ufficializzerà la sua decisione in merito al rinnovo del contratto in scadenza, a questo punto sempre meno probabile. Il Bayern ha passato in scioltezza il proprio girone, mettendosi alle spalle – nell’ordine – Arsenal, Olympiacos e Dinamo Zagabria. Nell’ambito del 4-3-3 di base, modulabile in fase di possesso in aderenza ai canoni del Guardiolismo, risulta davvero difficile trovare anelli deboli, volendo esagerare potremmo porre l’accento sui centrali difensivi (Boateng, Badstuber, Benatia, a volte è stato adattato Alaba) che nel complesso forse non sono allo stesso sublime livello dei compagni (per informazioni chiedere a Messi e soci che hanno avuto vita facile contro di loro nella semifinale della scorsa edizione), per il resto solo punti di forza per i rossi di Baviera: dalla saracinesca Neuer al bomber Lewandowski, già autore di 23 reti in stagione. Da urlo la batteria di esterni e trequartisti a disposizione del tecnico catalano: Müller, Douglas Costa, il redivivo Ribery, Robben, Götze e uno dei due grandi ex, quel Coman che sta facendo benissimo quando viene chiamato in causa e che i tedeschi dovrebbero riscattare. L’altro, neanche a dirlo, è Arturo Vidal: la speranza di Max Allegri è che il cileno incida di meno rispetto a Fernando Llorente, che con la sua rete a Siviglia ha maledettamente complicato il cammino di Madama.

REAL MADRID

La presentazione, anche in questo caso, è quasi superflua, posto che stiamo parlando del club che ha vinto più Coppe dei Campioni-Champions League nella storia, ben 10, l’ultima delle quali era stata portata a casa da Carlo Ancelotti, clamorosamente defenestrato la scorsa estate a beneficio di quel Rafa Benitez che, probabilmente, rappresenta la principale speranza della Roma in vista degli ottavi di finale. L’ex allenatore del Napoli non ha infatti fatto breccia negli esigenti cuori merengues, non ha legato con Ronaldo e non è certo stato aiutato dalla gaffe (anche societaria) Cheryshev, costata l’estromissione dalla Coppa del Re. In Liga i blancos, reduci dalla sconfitta nella tana del Villarreal, occupano attualmente la terza posizione in classifica, a cinque punti dalle due battistrada Barcellona e Atletico. Decisamente agevole il cammino del Real nel proprio raggruppamento Champions, vinto con tre lunghezze di vantaggio sul Paris Saint-Germain mentre Shakhtar Donetsk e Malmoe hanno chiuso a distanza siderale. L’organico resta stellare: in avanti, ripristinato il 4-3-3 dopo i non confortanti riscontri offerti dal 4-2-3-1, troviamo la famigerata BBC, con Cristiano stella indiscussa e fresco di record di reti (11) in una fase a gironi, e la coppia Bale-Benzema condizionata in questa prima parte dell’annata da problemi di diversa natura (fisici per il gallese, giudiziari per il centravanti transalpino). Per il resto tantissima qualità a centrocampo con i vari James Rodriguez, Kroos, Modric, l’ex interista Kovacic e Isco. In porta non c’è più Iker Casillas, che ha salutato dopo una vita trasferendosi al Porto: adesso i guantoni da titolare sono appannaggio di Keylor Navas, dopo che nelle battute finali della sessione estiva è sfumato l’acquisto di De Gea. Al centro della difesa i vari Sergio Ramos, Pepe e Varane offrono le più ampie garanzie, mentre i brasiliani Danilo e Marcelo sulla fasce costituiscono variabili da tenere sempre in debita considerazione.

Inutile girarci attorno: Juve e Roma per qualificarsi ai quarti sono chiamate all’impresa.

Jody Colletti