Ultimo aggiornamento: venerdi' 26 aprile 2024 00:31

Certezza Ronaldo, ma da solo non può fare miracoli

08.08.2020 | 18:50

Indomabile. Formidabile. Superlativo. Cristiano Ronaldo é un alieno che non si ferma mai. Che segna a raffica. Che continua a stupire anche quando la carta d’identità parla chiaro: a febbraio saranno 36 anni. Ma CR7 ignora l’aspetto anagrafico. Continua ad allenarsi, a giocare con la voglia e la fame di un ragazzino. La sua personale doppietta di ieri sera nella gara con il Lione non è bastata. Perchè la doppia sfida di Champions League premia i francesi, che in virtù della gara d’andata e del gol in trasferta, accedono ai quarti di finale. Al turno successivo ci sarà Rudi Garcia, l’allenatore dei violini ai tempi della Roma e non Maurizio Sarri. Per l’eliminazione dagli ottavi dalla Champions League di Cristiano Ronaldo bisogna risalire addirittura al 2010, nell’estate che vide trionfare l’Inter. Prima di approdare a Torino, l’asso portoghese aveva vinto 4 volte la Champions mentre in altre 4 occasioni si era fermato in semifinale. Nelle partite ad eliminazione diretta, con la Juventus Ronaldo ha realizzato 7 reti. Negli ottavi, il campione di Madeira ha segnato ben 25 gol, uno soltanto in meno rispetto a Leo Messi una garanzia. Con la doppietta di ieri sera a Torino, Ronaldo ha raggiunto quota 65 reti in 89 partite con la maglia bianconera. Una certezza che però non è riuscita ad invertire il corso degli eventi e salvare la Juventus dall’addio alla Champions. Una serata storta, figlia di una stagione tribolata e ricca di problemi. Un epilogo che non si digerisce facilmente.
foto: twitter Juventus