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Cardinale: “In Italia non ci sono stadi nuovi dal 2011, e questo è significativo”

20.10.2022 | 10:22

In occasione del convegno “Invest in Sports” tenutosi a New York,  Gerry Cardinale, uomo di riferimento di RedBird, il fondo che ha acquistato il Milan, è intervenuto toccando vari punti che riguardano il calcio: “Non puoi solo comprare un club e star fermo. La sfida è shakerarlo un po’. Non puoi andare a pistole spianate, dobbiamo capire come fare, ma di sicuro possiamo dare un bel contributo. A un livello macro, i parametri tra leghe sono uguali, ma ogni campionato ha le sue sfumature da tenere presente. In Italia ad esempio non ci sono stadi nuovi dal 2011, è significativo”. Un altro tema delicato, poi, è quello dei diritti tv: “C’è disparità in questo senso. Il valore in Premier League è triplo rispetto all’Italia e in Liga il rapporto è di due a uno. Investire nel Milan è un ibrido tra le esperienze che ho vissuto con Liverpool e Tolosa. I club ora sono aziende di entertainement. Quello che ho imparato con Yankees e Red Sox è che non puoi vincere sempre. È anche questo il bello dello sport. Il Milan ha vinto uno scudetto e le aspettative sono di rifarlo, ma in Champions ora vediamo che c’è grande differenza con la Premier League”. Ultimo tema, quello della proprietà multi-club: “Una proprietà con diversi club in diversi sport è interessante, io credo che così si possano avere benefici strategici. Attraverso le sinergie puoi crescere. È tutto molto teorico, ma c’è una logica secondo me. Quanto durerà il mio impegno nel Milan? Elliott nel Milan ha fatto un grande lavoro e io ho scelto la continuità. Non sono preoccupato dell’exit strategy. Non investo per pensare a quando uscirò. Dobbiamo occuparci della differenza tra Premier League e Serie A. Superlega? Quando arrivi a certi livelli, tutto diventa molto politico. Il mio lavoro è abbassare testa e lavorare. È interessante però capire perché certe cose accadono”.

Foto: instagram Milan